Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al Presidente Antonio Di Marco, alla dirigente scolastica Teresa Marsili e ai tecnici del settore lavori pubblici/edilizia scolastica, anche il vicensindaco di Alanno, Fabio Di Domizio, l’assessore Gaetano Cuzzi, l’ex sindaco Vincenzo De Melis, il presidente del Consiglio comunale Enisio Tocco, le consigliere provinciali Silvina Sarra e Leila Kechoud.
Una sala grande, le cucine, i bagni e i magazzini sono stati rimessi in completa funzionalità dopo gli interventi strutturali a tutto l’edificio storico, che hanno ridotto drasticamente il rischio di vulnerabilità sismica permettendo un innalzamento dell’indice di vulnerabilità sismica dallo stato pre-intervento pari da 0,105 allo stato post-intervento, pari a 0,826, e messe in sicurezza le sale nelle quali vivono gli studenti e gli insegnanti convittori, ma dove sono ancora precluse le camere da letto, situate al primo piano del palazzo, dove mancano gli impianti e le finiture.
L’inaugurazione di oggi ha comunque riportato ottimismo e gioia tra gli studenti e gli insegnanti, che hanno accolto con molto sollievo il ritorno alla funzionalità di questa parte dell’edificio, risolvendo il problema della mensa per i ragazzi. I lavori, iniziati quasi due anni fa, si erano protratti più a lungo a causa di una serie di rinvenimenti imprevedibili di differenti tipologie di murature e solai, obbligando la Provincia a predisporre una perizia di variante che, a sua volta, aveva bisogno di un’autorizzazione da parte della Regione Abruzzo per l’utilizzo delle economie d’asta.
“Ma il risultato finale – dichiara Di Marco – è egregio. Devo dare merito ad un gruppo di lavoro composto prevalentemente di donne, dall’architetta progettista alle responsabili del settore edilizia scolastica dipendenti della Provincia, alla dirigente scolastica: tutte hanno seguito con cura ogni aspetto legato alla ristrutturazione dell’edificio. E’ tornata viva l’anima di questo palazzo, risalente al XVII secolo e sotto il vincolo della Sovrintendenza, che cercheremo riportare totalmente alla funzionalità scolastica, appena la Regione ci assegnerà i fondi necessari per procedere”.