Alanno. Con un pranzo per i 69 studenti del Convitto è stata riaperta la mensa a piano terra dello storico edificio dell’Istituto di Stato per l’Agricoltura di Alanno, nel centro storico del paese.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al Presidente Antonio Di Marco, alla dirigente scolastica Teresa Marsili e ai tecnici del settore lavori pubblici/edilizia scolastica, anche il vicensindaco di Alanno, Fabio Di Domizio, l’assessore Gaetano Cuzzi, l’ex sindaco Vincenzo De Melis, il presidente del Consiglio comunale Enisio Tocco, le consigliere provinciali Silvina Sarra e Leila Kechoud.
Una sala grande, le cucine, i bagni e i magazzini sono stati rimessi in completa funzionalità dopo gli interventi strutturali a tutto l’edificio storico, che hanno ridotto drasticamente il rischio di vulnerabilità sismica permettendo un innalzamento dell’indice di vulnerabilità sismica dallo stato pre-intervento pari da 0,105 allo stato post-intervento, pari a 0,826, e messe in sicurezza le sale nelle quali vivono gli studenti e gli insegnanti convittori, ma dove sono ancora precluse le camere da letto, situate al primo piano del palazzo, dove mancano gli impianti e le finiture.
L’inaugurazione di oggi ha comunque riportato ottimismo e gioia tra gli studenti e gli insegnanti, che hanno accolto con molto sollievo il ritorno alla funzionalità di questa parte dell’edificio, risolvendo il problema della mensa per i ragazzi. I lavori, iniziati quasi due anni fa, si erano protratti più a lungo a causa di una serie di rinvenimenti imprevedibili di differenti tipologie di murature e solai, obbligando la Provincia a predisporre una perizia di variante che, a sua volta, aveva bisogno di un’autorizzazione da parte della Regione Abruzzo per l’utilizzo delle economie d’asta.
“Ma il risultato finale – dichiara Di Marco – è egregio. Devo dare merito ad un gruppo di lavoro composto prevalentemente di donne, dall’architetta progettista alle responsabili del settore edilizia scolastica dipendenti della Provincia, alla dirigente scolastica: tutte hanno seguito con cura ogni aspetto legato alla ristrutturazione dell’edificio. E’ tornata viva l’anima di questo palazzo, risalente al XVII secolo e sotto il vincolo della Sovrintendenza, che cercheremo riportare totalmente alla funzionalità scolastica, appena la Regione ci assegnerà i fondi necessari per procedere”.