Continua l’opera di sgombero a Pescara: questa mattina, sei agenti del Giona – Gruppo Intervento Operativo Nucleo Antidegrado – hanno sgomberato l’area del lungofiume nella zona dell’ex draga, al cui interno, sono stati scoperti diversi accampamenti di fortuna in cui le condizioni igienico-sanitarie, erano molto precarie.
L’operazione è scattata a supporto della ditta Magni, proprietaria dell’area, che durante dei precedenti sopralluoghi tecnici sul posto, aveva notato la presenza di persone accampate all’interno.
Con il sopralluogo infatti sono stati trovati sette cittadini stranieri: 5 erano comunitari e IN regola coi permessi di soggiorno, altri due sono stati sottoposti a identificazione e controlli documentali perché sprovvisti di idonea documentazione. Nei confronti di uno, si sta provvedendo con la notifica di un provvedimento di espulsione, per documentazione scaduta; con l’altro, che non ha mostrato un valido titolo di permesso agli agenti, si sta procedendo ai sensi del Testo Unico per l’immigrazione.
Il pugno di ferro annunciato nelle scorse settimane dal neo assessore alla Polizia Municipale, Gianni Teodoro, ha dato il via all’operazione zero tolleranza.
“Annunciando il giro di vite contro il degrado – così l’assessore alla Polizia Municipale Gianni Teodoro – abbiamo anche detto chiaramente che la tolleranza zero sarebbe diventata la regola. Tutte le operazioni di sgombero fin qui portate avanti dimostrano la determinazione che ci muove nell’affrontare il fenomeno dei bivacchi, non soltanto in termini repressivi. Il Nucleo che abbiamo fortemente voluto perché si occupasse specificamente di questo, alla guida del maggiore Palestini sta operando davvero egregiamente, con una presenza costante sul territorio e un’azione non solo repressiva, esattamente come l’Amministrazione ha disposto“.
“Fino ad oggi, a tutti coloro che abbiamo incontrato durante queste operazioni e si sono lasciati suggerire e seguire, noi abbiamo anche assicurato attraverso i servizi sociali tutti gli strumenti per il loro ricovero”, ha concluso Teodoro.