La donna era domiciliata a Pescara e senza fissa dimora. Sarebbe morta, in base ai primi accertamenti effettuati sul posto dal medico legale, Viscione, per una emorragia cerebrale con fuoriuscita di sangue dal naso a seguito, presumibilmente, di assunzione di stupefacenti e, forse, farmaci. Era arrivata in hotel ieri sera, sola. Vicino a lei e’ stata trovata una siringa. Il pm che sta seguendo il caso e’ Gennaro Varone.
Aggiornamenti. Originaria delle Marche, la donna era conosciuta alle forze dell’ordine in quanto abituale frequentatrice delle vie dello spaccio, Rancitelli in primis. Ed è su questa pista che si stanno concentrando le indagini del comando provinciale dei carabinieri di Pescara, intervenuti stamani sul posto con le squadre coordinate dal tenente Salvatore Invidia. Agli investigatori, oltre che come tossicodipendente, la donna è conosciuta anche come dedita sporadicamente alla prostituzione, rari casi in cui si vendeva per procurarsi il denaro per le ‘dosi’. Dalle prime ricostruzioni, a La Cascina, dove si è registrata con regolare documento d’identità, la donna sarebbe arrivata nel pomeriggio accompagnata da un uomo sulla cinquantina e una ragazza sui 18 anni. Prima di sera, poi, si sarebbe rivolta al Pronto Soccorso per un problema legato all’uso di eroina, ma non riconducibile ad un’overdose. Quindi il ritorno in albergo, da sola, e prima di chiudere la porta ha richiesto alla portineria di non essere disturbata. Stamani, al passaggio del personale per il turno di pulizie, intorno alle 10:00, che bussando alla porta della stanza numero 3 non ha ricevuto nessuna risposta. E’ stato, quindi, il titolare dell’albergo, allarmato, ad entrare nella stanza con un passpartout, e scoprire il corpo esanime della 46enne ricoperto di sangue. Aperta un’inchiesta dalla Procura, affidata al Pm Gennaro Varone.