Il pm Gennaro Varone aveva invece chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Cordoma, era accusato di aver assegnato, per apparenti scopi organizzativi, all’ingegnere Costantino Di Donato, all’epoca dei fatti dirigente del settore lavori pubblici, un ruolo privo di qualunque effettiva rilevanza professionale. Tutto questo per assegnare la dirigenza del settore lavori pubblici ad un esterno.