La sera di sabato 13 maggio, il volo Ryanair diretto a Brindisi e Bari è stato costretto a fare scalo alle 00:30 a Pescara per problemi meteorologici. Due i veivoli atterrati, con a bordo 396 passeggeri:
Qui inizia la disavventura raccontata da Giovanni Corrado: “Ci hanno fatto scendere e siamo stati abbandonati nell’aeroporto di Pescara, senza alcuna disposizione o organizzazione o comunque con organizzazione improvvisata e spesso contraddittoria, tenendo presente che vi erano bambini e disabili”.
Non la prima volta che, durante le ore notturne, l’aeroporto pescarese si dimostra privo di servizi e di accoglienza: “Il posto di guardia seppur di ostentata e falsa cortesia ha cercato di tamponare senza risultato alcuno l’evidenza della situazione”, spiega ancora Corrado, “L’emergenza è degenerata tra ira e perdita di pazienza da parte di tutti per ben oltre 6 ore. Solo dopo varie insistenze da parte dei malcapitati passeggeri è arrivata una dirigente della polizia, suppongo squadra di frontiera, che ha ulteriormente urtato gli animi, dando delle risposte tra il menefreghismo e la saccenza”.
La disavventura è terminata alle 6:30, quando sono arrivati gli autobus che hanno completato la tratta fino a Bari e Brindisi con 5 ore di viaggio su strada. L’indignazione dei passeggeri, rivolta sia contro la Saga, “assente o comunque incapace di gestire la situazione”, sia contro la Ryanair che “se ne è fregata”, culminerà come conclude Giovanni Corrado, “con un esposto alla procura della Repubblica”.