La nevicata di febbraio ha prodotto danni ingenti nella Riserva naturale dannunziana: il peso della neve ha causato lo schianto e la frattura di molti rami e chiome dei pini. In altri casi invece il freddo ha letteralmente gelato le radici con alberi che si sono adagiati su quelli vicini, rischiando di determinare un pericoloso effetto domino sul quale è necessario intervenire in maniera urgente proprio per garantire la tutela della nostra pineta. E’ quanto emerso nel corso del sopralluogo odierno all’interno del Parco effettuato dai tecnici agronomi del Comune di Pescara, insieme ai responsabili dell’Istituto Fitopatologico della Regione Abruzzo e delle unità operative del Corpo Forestale dello Stato. La pineta resterà chiusa al pubblico fino al 12 marzo, per permettere di quantificare il numero di piante su cui si dovrà intervenire, “ferma restando la volontà di intervenire per lotti per una progressiva e graduale riapertura alla città”, annuncia l’assessore ai Parchi Nicola Ricotta .
Previsti tre diversi livelli di interventi necessari: la rimozione dei pini caduti a terra; la rimozione degli alberi che si sono adagiati sulle piante accanto, pur senza cadere a terra; la rimozione dei rami spezzati. Opere che, complessivamente, potrebbero attestare la spesa che il Comune dovrà sostenere in circa 250mila euro, considerando anche la riparazione e la sostituzione delle opere di urbanizzazione, dei gazebo, panchine, e lampioni da riparare o sostituire.
Daniele Galli