La apostrofa “civile” la città di Pescara il signor Fausto Mariantoni, il residente in via Masci che si affida all’eco dei media per denunciare il degrado della strada del quartiere Portanuova: sui marciapiedi decine e decine di cartacce gettate, quel che resta di un panino e alcuni brandelli bruciacchiati e irriconoscibili; per strada, accanto alla ruota di un’automobile c’è il cadavere di un piccione, mentre tra l’erba calpestata di un’aiuola spelacchiata curiosamente abbandonato resta un bastone da passeggio. “Sembra di essere in uno squallido paese di quello che un tempo
definivamo il terzo mondo: il terzo mondo è qui” commenta senza mezzi termini il signor Mariantoni,“oramai istituzioni e cittadini sono la stessa cosa”, prosegue esasperato: “le istituzioni latitano, allo stesso tempo questi
squallidi cittadini che se fregano completamente del bene comune e niente gli
interessa: chi dovrebbe pensare alla pulizia della città?”. Una domanda che cerca nella luce mediatica un sostegno per arrivare ad una soluzione.
Daniele Galli