Sono arrivati in piazza Salotto intorno alle 18:00, il tempo di infoltire il gruppo e alle 18:10 è suonata una sirena per dare l’avvio al Flash-mob. ’azione di pubblica manifestazione collettiva che, in questo caso, ha insceneto un bivacco generale in piazza Salotto. Dopo settimane di tam-tam su internet e su Facebook e lo striscione affisso ieri mattina sul Ponte di ferro, l’associazione giovanile So.Ha è riuscita a portare in piazza circa 30 ragazi che, al segnale, hanno tirato fuori coperte e sacchi a pelo fingendo di dormire per un minuto. In silenzio e immobili, come se stessero dormendo all’adiaccio, attirando, però l’attenzione delle centinaia di persone che si godevano lo struscio del sabato pomeriggio. E al secondo suono di sirena si sono rialzati, riponendo i sacchi a pelo negli zaini, e si sono dispersi, mentre alcuni volontari diffondevano dei volantini informativi.
“Chiediamo che anche a Pescara”, dice Giulia Mistichelli della So.Ha, “vengano attuate delle politiche a sostegno dei giovani come accade già in altre città italiane: la costituzione di un’agenzia casa, un sostegno per i giovani che affittano casa, la costruzione di alloggi a prezzi calmierati, la costruzione di una casa dello studente, fondamentalmente che ci venga riconosciuto il diritto alla casa. In altre regioni, come la Toscana o la Campania sono stati distribuiti fondi per centinaia di migliaia di euro: in Abruzzo sembra che si siano scordati dei giovani”. Non per altro, il messaggio esposto ieri sullo striscione recitava “L’Abruzzo non è una regione per giovani”.
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Daniele Galli