Secondo le stime fornite dall’associazione studentesca 360 gradi, circa la metà dei rappresentanti degli studenti, eletti durante la tornata elettorale del 19 e del 20 maggio 2009, è decaduta. La maggior parte, infatti, ha lasciato l’ateneo poiché ha conseguito la laurea e da mesi ha smesso di occuparsi dei problemi quotidiani di didattica e logistica riscontrati dal popolo degli universitari.
Le sollecitazioni fatte al rettore Franco Cuccurullo non hanno sortito alcun effetto. Quando un rappresentante si laurea, infatti, invece di essere sostituito automaticamente dal primo dei non eletti, si aspetta la lettera ufficiale di dimissioni che spesso non arriva. Di conseguenza la carica rimane scoperta. E’ così che, da circa un anno, sono spariti la metà dei rappresentanti degli studenti attivi negli organi collegiali dell’università D’Annunzio di Chieti e Pescara. In attesa di chiarire le nuove disposizioni previste dalla riforma dell’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, non è stata programmata, nell’immediato, nessuna tornata elettorale, nonostante il regolamento preveda di andare al voto ogni due anni.
Nell’ultima votazione del 2009 sono stati eletti 5 ragazzi per il Consiglio di amministrazione, un numero variabile di rappresentanti per i consigli di facoltà (dai 12 di architettura ai 4 di scienze sociali), e dei consigli dei diversi corsi di laurea, due studenti per il Cus e due per il consiglio di amministrazione dell’Adsu, l’Azienda per il diritto allo studio. Oggi, invece, si verifica il paradosso che alcune facoltà si ritrovano con un solo rappresentante, come a Psicologia, dove invece ce ne dovrebbero essere quattro. Dei 105 rappresentanti dei corsi di laurea ne sono rimasti in carica meno della metà, dimezzando il numero dei membri durante le riunioni degli organi collegiali dell’ateneo. Come raccontano gli studenti della lista 360 gradi, nell’ultima riunione del senato degli studenti (l’organo comprende i rappresentanti dei consigli di facoltà e del consiglio di amministrazione) dei 150 eletti erano presenti appena 5.
L’associazione studentesca 360 gradi ha in programma nelle prossime settimane una raccolta firme tra gli iscritti di tutte le facoltà per chiedere nuove e immediate elezioni dopo la sessione di esami di febbraio. “Un mandato che dura così tanto e con pochi rappresentanti”, osservano gli studenti di 360 gradi, “depotenzia il ruolo degli studenti. A partire dalla prima settimana di marzo, quando terminerà la sessione di esami, 360 gradi raccoglierà le firme degli studenti in tutte le sedi dell’università D’Annunzio per mandare direttamente al rettore e al senato accademico una richiesta di indire le elezioni. L’obiettivo è quello di raggiungere almeno mille adesioni in sette giorni”.