Complessivamente nel 2011 la Direzione territoriale del lavoro di Pescara ha effettuato 1.309 ispezioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il 24 per cento in più rispetto all’anno precedente. Ben 776 aziende, pari al 59 per cento del totale, sono apparse irregolari. La percentuale è più alta nel settore edile, sfiorando il 79 per cento, così come nel settore della cooperazione. Gli accertamenti hanno riguardato anche 1.939 posizioni lavorative, di cui 1.054 sono risultate irregolari (il 54,5 per cento) e di queste 280 erano completamente sconosciute alla pubblica amministrazione.
Alle 1.309 ispezioni si aggiungono le 355 aziende che sono state oggetto di altre visite finalizzate alla verifica dell’ottemperanza delle prescrizioni impartite e 429 aziende nei cui riguardi si sono svolti accertamenti tecnici e verifiche amministrativo-contabili. Si stimano 6.956 sanzioni per violazioni amministrative, mentre sono state rilevate 1.209 ipotesi di reato, adottando 90 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito dell’utilizzo di lavoratori in nero. Per quanto riguarda le irregolarità riscontrate in materia di violazioni prevenzionistiche e di illeciti decentramenti ed esternalizzazioni produttive, c’e’ stato un incremento delle irregolarità dell’80 per cento rispetto al 2010 (343 lavoratori a fronte dei 190 del 2010)
Come spiega il direttore della Direzione territoriale del lavoro di Pescara Orazio Parisi, le ispezioni hanno interessato, nel 54 per cento dei casi, aziende del settore terziario, nel 30 per cento dei casi aziende dell’edilizia, nel 15 per cento aziende dell’industria e nell’un per cento aziende agricole. Le maggiori percentuali di irregolarità sono riconducibili alle aziende del settore terziario, in relazione alle posizioni lavorative verificate (57 per cento) e dei lavoratori in nero rispetto alle posizioni lavorative irregolari (36 per cento),e una conferma del rischio-sommerso molto alto in queste aziende arriva dal fatto che il 79 per cento dei provvedimenti di sospensione dell’attività ha riguardato pubblici esercizi e aziende del commercio. Per quanto riguarda il settore edile sono stati controllati 292 cantieri e 400 aziende, di cui 315 (il 79 per cento) risultate irregolari, per un totale di 699 violazioni riscontrate in materia di salute e sicurezza e una percentuale di irregolarità dei lavoratori pari al 56 per cento. Tra i cantieri controllati anche quelli edili in provincia dell’Aquila (105 aziende e 174 prescrizioni impartite).