Tragicomico quanto accaduto oggi alla Commissione Cultura del Comune di Pescara, apprestatasi in sopralluogo presso il Museo del Mare che, a causa della neve accumulata copiosa sul tetto, ha subito delle infiltrazioni. Il Presidente Di Luzio e i Consiglieri comunali appartenenti alla Commissione avevano l’intenzione, stamattina, di verificare con mano eventuali danni riportati alla struttura e ai reperti in essa custoditi. Ad accompagnarli anche il direttore del museo Vincenzo Olivieri, ma sono rimasti tutti fuori davanti alle porte chiuse.
Né i rappresentanti del Comune né il direttore erano in possesso delle chiavi e dopo un rapido giro di telefonate hanno appreso che l’unica chiave in circolazione è in possesso di un addetto che, proprio oggi, si trova fuori città. “Esterrefatti e fortemente arrabbiati da tanta insipienza ed abbandono”, si dicono i consiglieri comunali di opposizione Paola Marcheggiani, Enzo del Vecchio, Adelchi Sulpizio e Maurizio Acerbo, i quali hanno approfondito la questione scoprendo che “da oltre 15 giorni, cioè dal giorno in cui è stato posto in pensione il dipendente comunale precedentemente addetto all’apertura, il Museo del Mare è rimasto chiuso e tutte le visite sono state annullate, cancellando di fatto dal patrimonio culturale di Pescara il museo cittadino più frequentato in assoluto”, affermano.
“Da oltre 15 giorni nessuno al Comune ha sentito la necessità di disporre un servizio sostitutivo di apertura della struttura”, proseguono Pd, Idv e Rifondazione, pertanto l’allarme sulle infiltrazioni d’acqua di questi giorni lanciate dal direttore Olivieri non hanno ancora trovato un uditore sensibile e capace di arginare il pericolo in atto. Secondo quanto riferitoci dal direttore, le infiltrazioni risulterebbero causate dalla ostruzione delle canali di gronda e che hanno interessato quasi interamente la struttura con forte umidità e larghe chiazze di ammaloramento dell’intonaco. Parimenti risulterebbero fortemente danneggiate le pedane di camminamento che circondano gli scheletri dei cetacei. Unica nota positiva e che quanto esposto non avrebbe subito danneggiamenti poiché trattati con particolari sostanze che ne avrebbero garantito l’integrità”.
Daniele Galli