Popoli, arrestato noto barman di Manoppello per possesso di droga

carabinieri-nottePopoli. Nella serata di ieri i Carabinieri del Nor di Popoli, guidati dal maresciallo Donato Agostinelli, in collaborazione con i militari del Comando Stazione di Manoppello, guidati dal maresciallo Loris Zonetti, hanno arrestao un giovane teatino di 30 anni, barman di un noto locale situato proprio a Manoppello, trovato in possesso di 35 grammi di cocaina in pietra.

Da diversi giorni i carabinieri stavano pedinando il giovane teatino, già noto alle forze dell’ordine, di fatto domiciliato a Manoppello, insospettiti dal continuo andirivieni di tossicodipendenti dalla sua abitazione, concentrato, soprattutto, nelle prime ore del pomeriggio e dopo la mezzanotte.

Alle ore 21 circa, a San Giovanni Teatino, i militari della compagnia di Popoli hanno fermato il giovane mentre stava rientrando a casa dei genitori.

arresto_barmanI carabinieri, dopo la perquisizione personale, hanno rinvenuto all’interno dell’auto di P. L., 35 grammi di cocaina e, al termine delle perquisizioni domiciliari che hanno dato esito negativo, lo hanno arrestato e trasferito nel carcere di Chieti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

Il giovane, dall’inclinazione violenta, già in passato era stato arrestato dai colleghi della Compagnia di Chieti per reati in materia di stupefacenti. Nel 2009 era stato denunciato dai genitori per maltrattamenti in famiglia. Secondo il loro racconto, il figlio aveva iniziato ad assumere cocaina da circa cinque anni e da quel momento, nonostante i vani tentativi compiuti di disintossicare il figlio, anche con il supporto di strutture specializzate, lui era diventato violento sia nei loro confronti, sia sui beni famigliari, che danneggiava puntualmente in seguito ai rimproveri che gli rivolgevano per il suo comportamento. Dopo la denuncia il Tribunale di Chieti ha emesso un provvedimento di allonontanamento dalla casa famigliare nei confronti del giovane, ma è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Chieti per l’inosservanza della misura cautelare. Nel 2010, l’ex convivente lo aveva poi denunciato al Comando Stazione di Manoppello per atti persecutori.

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