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Pescara, lettere minatorie negli uffici del Comune e della Asl: nel mirino la sanità abruzzese

 

Pescara. La sanità abruzzese nel mirino di qualche mitomane o di una organizzazione criminale? Non è ancora chiaro chi si cela dietro le due buste, dal diverso contenuto, recapitate una nella sede della Asl, l’altra nel palazzo comunale. La prima contenente un proiettile inesploso e diverse minacce destinate a personaggi di spicco (i particolari non sono stati resi noti dagli inquirenti), l’altra dei fili di rame e nessun riferimento ai politici locali.

Le indagini sono affidate ai carabinieri e alla Digos, che si stanno occupando dei rilievi scientifici, mentre un’inchiesta contro ignoti e per minacce aggravate è stata aperta dal pm Annalisa Giusti.

Solidarietà al manager della Asl Claudio D’Amario e agli altri destinatari delle minacce è stata espressa dal portavoce del Pdl regionale Riccardo Chiavaroli.

“Speriamo che si tratti del gesto di un singolo mitomane e che le indagini facciano chiarezza, tuttavia il caso deve servire anche ad una riflessione che riguarda sia la politica in senso generale che il mondo dell’informazione” commenta. “E’ probabile che il clima di pressante attenzione che viene rivolto al mondo della sanità regionale, con il contorno di polemiche che ne segue ogni volta, abbia potuto indurre qualche persona dalla mente fragile, distorta e influenzabile a trasformarsi in giustiziere. L’appello alla politica e all’informazione quindi è quello di ritornare ad un clima di dibatito sereno, che contempli la legittima e doverosa critica verso ogni presunta inadempienza, ma che tuttavia non identifichi in singole persone fisiche che ricoprono ruoli di diretta responsabilità un colpevole ad ogni costo che, per l’appunto, una mente distorta potrebbe individuare quale bersaglio esemplare da punire con violenza”.

 

La solidarietà del presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra. “Condanno fermamente un gesto vile contro chi sta lavorando affinché l’intera comunità abruzzese possa liberarsi dal pesante fardello di una sanità dai conti dissestati. Al governatore Chiodi, che combatte ormai da tempo questa battaglia con risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti, dobbiamo far sentire la nostra vicinanza e il nostro convinto sostegno. L’attacco contro le istituzioni appare tanto più deplorevole se si pensa alla gravità del momento storico e alla necessità di uno sforzo collettivo senza precedenti per il suo superamento, in linea con l’appello rivolto dal presidente della Repubblica agli italiani”.

 

La solidarietà del presidente della Provincia de L’Aquila, Gianni Chiodi. “Un episodio spiacevole che sono sicuro non inficerà l’efficiente operato del Commissario per la sanità e dei suoi validi collaboratori. Per esperienza personale, momenti simili in un periodo particolarmente delicato come questo, soprattutto nel settore sanitario, devono divenire stimolo per continuare a lavorare con la massima motivazione a dimostrazione che, intimidazioni del genere, non scalfiscono chi le riceve, in alcun modo”.