Montesilvano. Diventerà la ‘Casa della mamma e del bambino’ la villetta in via Adige confiscata a un clan rom nel 2014.
La Giunta Maragno ha infatti assegnato l’immobile all’associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano. “Finalmente siamo riusciti a giungere all’assegnazione di questa struttura”, afferma l’assessore alle Politiche sociali, Ottavio De Martinis.
“Negli ultimi mesi abbiamo dovuto lavorare per sanare tutta una serie di irregolarità che nel corso degli anni si erano accumulate, e realizzare opere di messa in sicurezza e di adeguamento degli impianti che ci hanno permesso di ottenere tutte le certificazioni necessarie, non ultima la dichiarazione di agibilità”.
L’associazione delle Vincenziane ha formalizzato una richiesta al nostro Ente per implementare la propria attività a sostegno delle neo mamme che si trovano in condizioni di disagio e non riescono a crescere, autonomamente, i propri figli”.
“Riteniamo che il progetto proposto abbia una finalità molto importante e significativa per il tessuto sociale della nostra comunità, nella quale, purtroppo si trovano diverse giovani donne a vivere tale disagio”.
‘La casa della mamma e del bambino Bianca Leccese’ è nata a Pescara nel 2009 e ad oggi segue annualmente circa 200 donne con minori fino a 3 anni. Molte delle donne assistite sono straniere, in particolare originarie del nord Africa. Il progetto delle Vincenziane punta ad estendere la propria azione anche a Montesilvano, supportando le donne in difficoltà e al tempo stesso promuovendo un’attività di sensibilizzazione ai cittadini.
L’immobile, al piano terra della villetta al civico 14, composto di 5 vani, ospiterà non solo l’associazione delle Vincenziane, ma anche Missione Possibile.
“L’associazione Missione Possibile”, ricorda De Martinis, “a partire dal 30 giugno, data di naturale scadenza del contratto di affitto dell’immobile in viale Europa dove attualmente ha sede, si trasferirà in via Adige, condividendo lo spazio con le Vincenziane. Le due associazioni hanno in comune lo spirito di fondo che le caratterizzano, a supporto di chi vive situazioni di difficoltà. La condivisione degli spazi è stata subito accolta positivamente dalle due realtà associative che potranno così fare squadra nella gestione delle loro preziosissime attività, con benefici, che siamo sicuri, non tarderanno a farsi sentire su tutta la comunità”.