Il centro cambia look, si rifà bello; ha cominciato a “struccarsi” già da settembre, quando iniziarono i lavori per la ripavimentazione di via Mazzini, prossima alla pedonalizzazione; e il 12 di quel mese partì il Piano-traffico dell’assessore Fiorilli, con l’inversione del senso di marcia su via Regina Margherita e via De Amicis. Tra confusione, proteste e automobilisti disorientati attorno a piazza Salotto, si è arrivati oggi alla seconda fase dell’imbellettamento e del Piano: la chiusura di via Firenze e via Cesare Battisti, asse verticale portante del pieno centro. Parola d’ordine ‘Centro commerciale naturale’: l’amministrazione Albore Mascia vuole una maxi area pedonale all’interno della quale i pedoni possano passeggiare e fare shopping, lontani centinaia di metri dal passaggio dei veicoli. Un quadrilatero nel quale sostituire l’asfalto con la pietra pregiata, luci nuove e fognature riparate e funzionanti; lavori lunghi che, soprattutto, impediranno il traffico veicolare, invertendone il flusso ora, abituando i pescaresi a lasciare le macchine nei parcheggi più grandi in futuro.
Il nuovo look del centro: cantieri fino a primavera. In via Firenze e via Battisti, con 400mila euro la Adriatica Edilizia di Roma eliminerà asfalto, marciapiedi e barriere architettoniche e coprirà tutta la carreggiata in una scacchiera di pietra lavica grigia e nera e pietra bianca d’Istria con disegni geometrici a distinguere gli incroci di via Roma, via Trento, via Piave e via Mazzini. Totale sarà il rifacimento della raccolta delle acque piovane e delle condutture fognarie, così come i vecchi lampioni saranno sostituiti con quelli più efficienti e a basso consumo. Un’opera prevista in 120 giorni di lavoro, compresa la pausa natalizia, durante la quale i cantieri spariranno per far posto allo sfruscio dei regali; passati i quali si limiterà ai minimi termini l’attraversamento dei veicoli nel centro cittadino: “Una successiva ordinanza sicuramente consentirà ai residenti di transitare esclusivamente per uscire o entrare nel proprio garage, e valuteremo in una seconda fase le eventuali esigenze”, ha detto il sindaco Albore Mascia.
Nuovi sensi unici su 5 strade. Se lunedì mattina le ruspe invaderanno le strade tra i negozi, già questa mattina sono comparse transenne e nuovi cartelli che indicano dove non si può più accedere e dove, al contrario, il traffico procederà a senso invertito rispetto a quello vigente fino a ieri. La rivoluzione annunciata dal sindaco spiegava: “Su via Trieste, nel tratto compreso tra via Firenze e corso Vittorio Emanuele istituiremo il senso unico di marcia con direzione mare-monti; nel tratto compreso tra via Firenze e via Nicola Fabrizi verrà istituito il senso unico di marcia con direzione monti-mare. Poi in via Tassoni verrà invertito il senso unico di marcia che assumerà la direzione monti-mare; in via Parini ripristineremo il senso unico con direzione mare-monti e questo provvedimento anche in funzione del cantiere di via Carducci. Poi in via Cesare Battisti, nel tratto compreso tra via De Amicis e via Quarto dei Mille istituiremo il senso unico con direzione nord-sud, per agevolare quanto più possibile l’accesso verso il mercato coperto di piazza Muzii, vista la chiusura della strada a sud; e infine altra inversione in via Mazzini, nel tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele e via Forti, dove verrà istituito il senso unico con direzione monti-mare per permettere ai residenti della zona di rientrare in casa”.
Segnaletica in ritardo e vigili ‘spariti’: mattina di caos per il traffico. Ma l’inevitabile situazione transitoria, che l’amministrazione ha deciso di far partire alle 9:00 di oggi, passato il flusso clou di scuole e ingresso negli uffici, ha riscontrato diversi disagi e intoppi, causati dal ritardo nell’applicazione di strisce e cartelli, e dai Vigili urbani che, all’orario di pranzo, sono letteralmente spariti dalle strade. All’incrocio con via Trieste, via Firenze veniva interdetta da una transenna che consentiva di proseguire solo ai residenti con parcheggio all’interno dei condomini o con garage; transenna ben leggibile ma troppo bassa, pertanto l’automobilista di turno era costretto a fermarsi improvvisamente per leggere al centro della stretta intersezione, mentre chi lo seguiva inchiodava all’ultimo secondo e ancora più dietro si formavano lunghe code. Qualche centinaio di metri prima, il flusso di quelli stufi di aspettare la coda, deviava a sinistra su via Ravenna, ma il semaforo su corso Vittorio bloccava incrementava periodicamente il già lungo torpedone. Su via Battisti, invece, alle 11:30 gli operai del comune erano ancora intenti a fissare pali e disegnare le strisce per stop e precedenze, scortati comunque da un paio di agenti, presi d’assalto dalle richieste di indicazione di automobilisti. Indicazioni ben fornite anche ai nuovi sbocchi su via Nicola Fabrizi, almeno fin quando gli agenti non sono spariti.
Sempre davanti al mercato coperto di via Battisti, intorno alle 13:00, sono state decine le auto che hanno imboccato la strada contromano, ignorando i nuovi cartelli spinti dall’abitudine, senza che nessuno presidiasse, vigilasse e vietasse proprio nel momento in cui le scuole si svuotavano. Nel tratto verso via De Amicis si è potuto assistere a “balletti” di chi proveniva seguendo la nuova retta via e quelli, in torto, costretti a ripiegare in retromarcia. Il paradosso più grande, poi, si ha all’incrocio con via Clemente De Cesaris, dove chi proviene da via Regina Margherita trova alla sinistra, dove c’è sempre stato il divieto, la transenna che consente ora di accedere verso corso Umberto ai “parcheggianti privati”; un errore che si scontra con chi forza il blocco su via Trieste, chi esce dagli accessi privati e chi riprende la macchina già parcheggiata in strada: un caos al quale tecnici e dirigenti comunali assistevano ancora alle 14:00, intenti ad approntare gli ultimi pali segnaletici.
Piano traffico: tutti contro Mascia e Fiorilli.
{webgallery}stories/media2010/pescara/sensiunicicaoscentro{/webgallery}
Daniele Galli