Lo ha dichiarato il geologo Mario Tozzi tornando, durante un intervento oggi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Cassino, alla tragedia dell’Hotel Rigopiano.
“L’albergo – ha aggiunto – era costruito in un posto dove poteva stare? Per le leggi sì, ma guardatelo un po’ quel posto: ha 800 metri di dislivello sopra, solo due chilometri dal ciglio della scarpata ed è l’ampliamento di un rifugio che ne aveva uno gemello appresso che non è stato nemmeno toccato dalla valanga. Abbiamo fatto una breve ricognizione: sul rio Gravone c’erano state valanghe, nel rio a sud-est pure. In più, abbiamo trovato un’immagine aerea in cui si vede quel canalone denudato dagli alberi: può essere stata solo una valanga”.
Secondo Tozzi, “volendo addebitare all’eccezionalità questa situazione, al cigno nero, ci togliamo le nostre responsabilità. Se questo evento è straordinario, io che ci potevo fare. E no, questa scusa non può funzionare più – ha concluso -, perché ormai queste cose le raccontiamo e studiamo da anni. C’era da porre più attenzione nella prevenzione”.