Il giro dell’Adriatico, percorrendo la costa in senso orario, tenendo sempre il mare alla destra del loro tandem. Luis e Mercedes, 31 anni entrambi, lui architetto e lei radiologa, hanno lasciato il lavoro e venduto la macchina per intraprendere il viaggio in tandem. Dallo scorso febbraio hanno percordo 7324 chilometri, ma puntano a percorrerne almeno 20mila, “aggiungendo qualche deviazione verso alcuni punti interessanti nell’entroterra”. Da Siviglia a Siviglia aggirando il Mediterraneo; sono entrati in Italia da Ventimiglia e hanno ridisceso la costa tirrenica fino alla Sicilia, risalendo quella adriatica con una media di 60 chilometri al giorno. E se l’amore li rende indivisibili, saldamente legato al tandem c’è un carrello con 60 chili di bagaglio: vestiti, tenda e cucina da campo e tutta la ferramenta che occorre per tenere il mezzo in perfetta funzionalità. A Pescara Luis e Mercedes hanno fatto tappa, oltre che per essere accolti da Borracce di Poesia, una delle tante associazioni filo-ciclistiche con le quali i due ragazzi spagnoli stanno stringendo un gemellaggio itinerante, per un pit stop al tandem; questa mattina sono stati accolti in Comune dal vicesindaco e assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli che li ha salutati a nome della città di Pescara. “Abbiamo scelto di fermarci a Pescara”, hanno commentato Luis e Mercedes, “su suggerimento di Lello Sforza, dell’ufficio stampa Fiab-Federazione italiana amici della bicicletta. Ci ha consigliato Pescara come punto di riferimento dove trovare un buon negozio di bici per le riparazioni necessarie e come città da vedere perchè ha una mobilità urbana in bicicletta in continua crescita. E in effetti siamo rimasti stupiti dalle tante bici incontrate”. Lo stesso assessore Fiorilli, lo scorso marzo, è stato in missione istituzionale a Siviglia in occasione del Velocity, meeting internazionale dedicato al tema della mobilità in bici, “e in quell’occasione”, ha raccontato, “ho preso spunto dalla città per il modello di rete ciclabile che mi piacerebbe realizzare a Pescara”. Positiva l’impressione riscontrata nei due viaggiatori: “A Pescara abbiamo incontrato molte bici, ed è la prima città italiana che abbiamo incontrato ad avere una buona rete urbana di mobilità ciclabile, occorrerebbe, però, unire in rete i vari tratti che si trovano sparsi nella città”, ha detto Luis.
Una volta cambiata la ruota posteriore e fatta una revisione generale del tandem, Luis e Mercedes riprenderanno il loro viaggio “teso a diffondere un messaggio di comunione e pace tra i popoli, ma soprattutto per promuovere la bici come mezzo per gli spostamenti urbani”. Una ‘vuelta’ del mediterraneo non proprio facile, specialmente nel tratto italiano: “Cerchiamo il più possibile di evitare le strade statali”, ha aggiunto Mercedes, “ma spesso è impossibile evitare il traffico, anche se con la bandiera sul tandem le automobili italiane, anche se ‘ un poco pazze’, ci vedono e ci evitano. Chi si avvicina, invece, sono i pedoni, incuriositi dal tandem stesso. L’abbiamo scelto anche per questo, non volevamo fare un viaggio privato, ma conoscere più persone possibili”.
Daniele Galli