E’ il Nursind, organizzazione sindacale delle professioni infermieristiche a denunciare “le continue segnalazioni ricevute” riguardanti il “sovraffollamento del nido annesso al reparto di Ostetricia, al quarto piano dell’ospedale civile di Pescara”.
“Le culle dove sono collocati i neonati dovrebbero essere 21”, afferma il Nursind, “corrispondenti a 21 posti letto delle rispettive mamme, che soggiornano normalmente pochi giorni. Le nascite non possono essere posticipate in quanto si metterebbe a rischio la vita dei nascituri: con la chiusura dei punti nasciti di Penne e Popoli l’incremento è stato esponenziale insieme all’aumento di cittadini immigrati”.
A ciò si aggiunge che “il personale attualmente è composto da 12 infermieri e 1 puericultrice che risulta insufficiente ad assicurare un’assistenza adeguata”, prosegue il sindcato, “in quanto il numero dei neonati presenti giornalmente variano dalla media tra i 30 e i 40”.
Altro problema è rappresentato dalla “dislocazione delle mamme dei neonati che sono distribuite in reparti diversi sullo stesso piano, ostetricia annessa, ginecologia e sala parto dove sono previsti dei posti letto di neonatologia. Il trasporto del neonato alla degenza della mamma è assicurato dall’infermiera del nido che nel turno pomeriggio e nel turno di notte lascia la collega da sola ad assistere i neonati nel nido e nell’unità di degenza”, spiega il Nursind, ma “il personale risulta insufficiente in particolare nel turno di pomeriggio e di notte, ad assicurare un’assistenza adeguata, a causa degli enormi carichi di lavoro che mettono a rischio i piccoli pazienti e lo stesso personale, oltretutto esposto ad uno stress psicofisico inaccettabile che comporta un potenziale incremento di errori e di conseguenti denunce da parte dei loro familiari”.
Per questi motivi il sindacato degli infermieri ha inviato una lettera alla Regione Abruzzo, al presidente D’Alfonso , all’assessore alla Sanità Paolucci e alla direzione Sanitaria della ASL Pescara, per chiedere l’adeguamento dell’organico infermieristico con la presenza in turno minima di 4 unità nel turno di mattina e nel pomeriggio e altrettanti per la notte, “Altrimenti”, chiosa amaramente, “bisogna invitare i cittadini abruzzesi a procreare e programmare la nascita dei figli tramite prenotazione CUP”.