Questo l’obiettivo con cui l’Amministrazione Maragno ha convocato un incontro a cui hanno partecipato il dirigente del Servizio Genio Civile Regionale di Pescara, Vittorio Di Biase, il Comandante della Polizia Provinciale, Giulio Honorati e il sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti del Genio Civile di Pescara, per analizzare progetti ed opere previste sul bacino fluviale: è stato l’ingegner Vittorio Di Biase ad illustrare il programma triennale degli interventi delle opere idrauliche, composto da una serie di progetti che attendono i necessari finanziamenti.
“Questa fase è necessaria”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Valter Cozzi, “per mettere a sistema le conoscenze comuni e le informazioni indispensabili per la stesura dei dossier di caratterizzazione ambientale in cui verranno condivise le criticità e i punti di forza del bacino idrico. Solo sulla base di tali documenti saranno definite le priorità d’intervento e i conseguenti piani di azione.”
“Con il Genio Civile – aggiunge l’assessore Cozzi – stiamo collaborando su più fronti, convinti dell’importanza della valorizzazione e della riqualificazione di questa area strategica. È infatti grazie alla sinergia con il Genio Civile che abbiamo promosso una serie di interventi di urgenza. Mi riferisco alla ricostruzione degli argini crollati, in seguito ad un movimento franoso che aveva colpito una parte del lungofiume Saline. Mi riferisco anche a quei consistenti interventi di risistemazione della foce del fiume Saline, effettuati grazie ad un finanziamento regionale che ci ha consentito di riqualificare l’area, liberando il letto del fiume dagli ostacoli presenti. Il Genio Civile ha inoltre annunciato che verrà stanziato un ulteriore finanziamento al fine proprio di completare gli interventi su un’area che, a ridosso della zona alberghiera del territorio, rappresenta anche il primo biglietto da visita per la città”.
“Le attività in corso – conclude Cozzi – proseguiranno così da condividere con tutti gli Enti, secondo un percorso partecipativo previsto proprio dal Contratto di Fiume, le azioni necessarie per rendere questo strumento efficace per la valorizzazione del territorio”.