“Il vicesindaco Del Vecchio tre giorni fa ha confessato in Consiglio comunale”, afferma Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, “che per quella struttura non esiste a oggi alcuna autorizzazione da parte di alcun Ente, ma il sindaco Alessandrini non ha firmato l’ordinanza di rimozione dell’impianto in acciaio, come invece è suo dovere a fronte di un abuso edilizio vero e proprio”.
“A fronte di un ulteriore silenzio”, prosegue Foschi “valuteremo se sottoporre l’iter e l’intera vicenda all’attenzione delle Istituzioni giudiziarie per capire perché l’amministrazione comunale stia così ostinatamente difendendo, sfidando anche la legge, l’opera di un privato che, al contrario, andrebbe immediatamente perseguito e sanzionato avendo commesso un abuso e, peraltro, anche creando delle aspettative, oggi non realizzate, sulla città con un chiaro danno d’immagine”.
Secondo Pescara Mi Piace, mancano varie autorizazzioni: “la Scia, l’autorizzazione più elementare e che andava rilasciata prima di iniziare a installare la giostra, non c’è perché l’Ufficio Edilizia ha giudicato irricevibile la domanda dell’imprenditore privato. Il vicesindaco ha anche confessato che per quella ruota è indispensabile il rilascio dell’autorizzazione dell’Enac perché la struttura si trova nell’area dell’ex Cofa che, a sua volta, ricade nell’area sottoposta a Vincolo aeroportuale”. Oltretutto, “vogliamo sapere anche perché l’area oggi è accessibile a tutti, con il cancello costantemente aperto, in barba alle più elementari norme di sicurezza”, conclude Foschi.