Pescara. “Non basta insegnare ai nostri ragazzi a riconoscere un segnale stradale per scongiurare il verificarsi di incidenti, occorre piuttosto agire più nel profondo, scavare in quei comportamenti che a volte possono essere all’origine di una bravata che può causare un incidente stradale e una tragedia”. È quanto annunciato dagli assessori alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli e alla Pubblica Istruzione Roberto Renzetti nel corso della conferenza stampa convocata questa mattina per illustrare i corsi di educazione alla sicurezza stradale che l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di sperimentare in tre scuole medie della città, la Rossetti-Mazzini, la Virgilio-Montale-Carducci-Michetti e la Antonelli-Croce.
Le lezioni partiranno tra domani, sabato 22 gennaio e metà febbraio e andranno avanti sino a fine anno scolastico coinvolgendo ragazzi, docenti e famiglie. “Il nostro obiettivo – ha precisato l’assessore Fiorilli – non è fare semplicemente ‘educazione stradale’, come già oggi avviene attraverso i corsi svolti dalla Polizia municipale, ma educare alla sicurezza, partendo dai più giovani che magari non guideranno auto, ma sicuramente viaggiano in bici o si preparano al primo motorino. Se i risultati saranno positivi sicuramente dal prossimo anno scolastico estenderemo l’iniziativa a tutte le scuole della città”.
Ancora oggi l’incidente stradale rappresenta la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, dunque compresi nella cosiddetta età evolutiva: i dati Istat del 2007 parlano di più di mille morti l’anno tra i ragazzi e più di 80mila feriti. E anche a Pescara l’incidentalità rappresenta un grave problema: nel 2009 sono stati rilevati 917 incidenti con 9 decessi e 577 feriti.
Tra i fattori causa di sinistri sono dominanti i comportamenti del guidatore, come lo stato psicofisico alterato, spesso dall’uso di sostanze stupefacenti o alcol e responsabilità umane, oltre a fattori emotivi, ossia la conseguenza di condizioni di disagio.