L’avvocato, infatti, è indagato per il reato di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina perché, nel periodo compreso tra settembre 2009 e aprile 2010, ha predisposto una serie di documenti fittizi in favore di cinque cittadini senegalesi, facendo risultare che questi possedevano i requisiti necessari per accedere alle procedure di emersione dal lavoro irregolare per domestici e badanti e percependo compensi, per ogni singola pratica, compresi tra i 2.500 e i 3.000 euro. L’indagine è partita alcuni mesi grazie alle denunce rese dagli stessi extracomunitari.