L’amministrazione comunale di centro destra decide che Pescara non deve più essere la città degli ‘ex’ e riassegna al vecchio liquorificio del capoluogo adriatico, la sua denominazione originaria, ossia Aurum
. Appena ieri l’Illva di Saronno, produttrice del celebre liquore che ha legato il proprio nome alla nostra città, e proprietaria del marchio, ha dato la prima autorizzazione a procedere in tale direzione, e nei prossimi giorni si andrà avanti con la stipula di una regolare liberatoria o un Accordo di Licenza Uso marchio. Lo ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver ricevuto la nota sottoscritta dall’amministratore delegato della Illva, Augusto Reina.
“Già da oltre un anno – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – la nostra amministrazione ha aperto una riflessione sullo sviluppo del territorio, caratterizzato da tanti luoghi che per anni sono stati simbolo di sviluppo economico e di operatività, e che oggi sono invece aree dismesse, che pure intendiamo recuperare portando avanti azioni forti e concrete. Parliamo dell’ex Cofa, ex Fea, ex aree di risulta, l’ex Omni, denominazioni che attribuiscono al territorio un forte senso di incompiutezza e di ‘provvisorietà’ che poco si addicono a un capoluogo che sta crescendo e che ha l’ambizione di proporsi giustamente come ‘città europea’, visti anche i traguardi prestigiosi raggiunti negli ultimi mesi. A questo punto abbiamo deciso di iniziare un nuovo cammino per cancellare l’immagine di ‘città degli ex’. Con l’Aurum – ha concluso Mascia – parte un nuovo cammino del nostro governo cittadino teso a proseguire l’opera di ‘sprovincializzazione’ del territorio, rilanciando l’immagine di una città giovane, dinamica ed europea”.
Monica Coletti