Parjaku si muoveva con un’auto veloce per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e sfruttava un nome falso di copertura. Era ricercato dal maggio dell’anno scorso dalla Procura di Treviso perché destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna a tre anni di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Lo straniero è stato intercettato sul lungomare di Montesilvano da una pattuglia dell’antidroga della Squadra Mobile di Pescara.
Fermato per un controllo, l’albanese ha fornito un nome falso, ma l’espediente non è servito ad ingannare i poliziotti che lo hanno condotto in Questura e sottoposto al prelievo delle impronte digitali.
Sono così emersi alcuni alias che lo stesso aveva utilizzato in passato, ma soprattutto è stato accertato che il giovane era destinatario sia del mandato della Procura trevigiana, sia di un decreto di espulsione del Prefetto di Ancona. Per questo Parjaku è stato arrestato e trasferito nella locale Casa Circondariale. La polizia, inoltre, ha sequestrato anche l’auto su cui viaggiava per accertamenti.