Pescara. “Completo degrado e abbandono in cui verte l’ex Fea” a denunciare lo stato dell’edificio sul lungomare Matteotti è Gianluca Passalalpi, residente della zona stretta della riviera nord a ridosso del porto.
“Piena zona turistica ormai preda di accattoni, vagabondi, parcheggiatori abusivi e tossicodipendenti che trovano rifugio indisturbati scavalcando la pseudo recinzione dal parcheggio che ne è sorto dopo l’assenza di idee da parte della amministrazione circa l’abbattimento e il riutilizzo della struttura”, afferma Passalalpi nella sua segnalazione, corredata da un corposo report fotografico.
L’area un tempo in mano alla Gestione Trasporti Metropolitani è divenuta parcheggio pubblico a pagamento, ma i locali una volta sede di uffici, oggi abbandonati, sono divenuti rifugi per senzatetto, più volte sgomberati dalla Municipale, in attesa di un recupero da parte della Regione Abruzzo, attuale proprietaria. “La continua demagogia del presidente della Regione ha stancato tutti i residenti: da 11 anni si aspetta il teatro o museo che sarebbe sorto al posto dell’attuale giungla”, incalza il residente, “Nel 2015 fu fatta riverniciare la facciata da writers con le solite promesse di un tempestivo intervento,ma ad oggi si scopre che nel Masterplan non vi è traccia di fondi per l’ex Fea”.
La denuncia si allarga anche alle zone limitrofe: “Da tenere in considerazione è anche la condizione disastrosa di via Manzoni: strada mai riasfaltata, marciapiedi parzialmente assenti o distrutti, erbacce e immondizia dappertutto, piante mai potate e così basse da impedire il passaggio delle persone. Accanto al totale caos – ricorda Passalalpi – è presente la scuola Domus Mariae dove bambini e mamme sono obbligati a passare tra deiezioni canine e sporcizia diffusa, vicinissima al Parco de Riseis, una zona che potrebbe essere tra le più belle della riviera se riqualificata.
In ultimo un riferimento alla gestione della vegetazione urbana: “Vicino il parco de Riseis in via Leopardi erano presenti circa 15 tigli quasi centenari che sono stati tutti abbattuti per costruire il marciapiede senza mai essere ripiantati come sta accadendo in via Regina Margherita”, conclude il nostro lettore.