Stamane alcuni operatori dell’amministrazione comunale hanno effettuato un sopralluogo congiunto con i rappresentanti della Cooperativa per l’ultima ricognizione interna, riconsegnando le chiavi della struttura e scrivendo la parola ‘fine’ su un ‘caso’ venuto alla ribalta a fine estate dopo il ritrovamento, all’interno della villa, di soggetti estranei che hanno impiegato il manufatto addirittura come abitazione e di cui l’attuale governo cittadino era all’oscuro.
Da verifiche il Comune aveva accertato che effettivamente quegli immobili sono stati abitati. Infatti nel 2008 la bolletta dell’acqua che il Comune ha pagato per l’edificio è stata pari a 234,09 euro, nel 2009 la bolletta è lievitata addirittura a 904,42 euro, segno, evidentemente, dei consumi effettuati all’interno della struttura, dove ci sono dei servizi igienici attrezzati con vasca e doccia e anche delle lavatrici. “Per un periodo nella struttura è stata ospitata persino la redazione di una rivista indirizzata agli abruzzesi nel mondo, entrata nell’immobile in teoria in nome di un’autorizzazione esclusivamente verbale, dunque senza delibere né provvedimenti dirigenziali”, ha dichiarato l’assessore al Patrimonio, Eugenio Seccia. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha comunicato il dispositivo ai tre Enti che negli scorsi anni erano stati autorizzati all’uso dell’immobile, ossia l’Osservatorio per il lavoro, la Pro-Loco Pescara e l’Istituto Abruzzese di Storia affinchè liberassero i locali portando via tutto il proprio materiale. La struttura è tornata ufficialmente e definitivamente nelle mani della Cooperativa”.
Monica Coletti