Di seguito riportiamo integralmente la lettera del figlio dell’uomo che è intervenuto in difesa della ragazza. Unico in una folla che ha preferito stare a guardare.
“Salve, sono M.M., vi scrivo per rendervi noto un fatto che forse per via dell’orario potrebbe essere sfuggito agli organi di informazione. Nella serata di ieri verso le 21,00 mio padre era uscito per una passeggiata ed all’altezza di piazza Sacro Cuore, in pieno centro, una ragazza che era uscita per portare a spasso il suo cagnolino, apostrofando un uomo che urinava liberamente sulla piazza, veniva da questi selvaggiamente aggredita.
A questo punto mio padre ha chiamato aiuto, ma nessuno è intervenuto. Allora ha chiamato il 113, ma dato che le cose si stavano mettendo seriamente male per la sfortunata è intervenuto con calci e pugni cercando di separare l’energumeno, in evidente stato di alterazione, dalla povera donna.
È da precisare che mio padre vive con il 60% di cuore ed è portatore di pace maker e defribbillatore, per cui se l’aggressore lo avesse colpito probabilmente non si sarebbe salvato.
Per fortuna sono arrivati i carabinieri che hanno a fatica fermato il violento.
Mio padre ha rischiato la sua vita per aiutare una donna ed alla mia domanda perché l’avesse fatto consapevole delle sue condizioni, mi ha risposto che non poteva vedere una simile scena senza intervenire.
Quello che mi fa rabbia è l’indifferenza delle persone ai richiami di aiuto, alcuni hanno chiuso le porte delle loro attività, salvo poi tutti uscire e riunirsi in capannelle intorno ai protagonisti della vicenda, dopo l’arrivo dei carabinieri però. Credo più per “spettegolare” e criticare l’invivibilità della città.
La persona arrestata ha una sfilza di precedenti ed oggi dovrebbe essere giudicata per direttissima.
Possiamo riassumere i fatti di ieri sera nel modo seguente: ieri sera a Pescara 2 persone non si sono fatte i fatti loro!!!!”.