Pescara. Chiude, dopo 113 anni di attività, la storica cartolibreria ‘Costantini’ che, dalla sede conosciuta da tutti in corso Vittorio Emanuele, tre anni e mezzo fa, si era spostata in un locale più piccolo, sulla stessa strada, all’angolo con via Trieste. L’attività, inaugurata nel lontano 1903 dal nonno dell’attuale titolare, Domenico, amico di D’Annunzio, abbasserà definitivamente le serrande il prossimo 16 maggio.
“Chiudo la libreria e vado via da Pescara – racconta al quotidiano il Centro Domenico Costantini, 46 anni, libraio di terza generazione – Questa attività è sopravvissuta ai bombardamenti della guerra, ma non ha retto alla crisi, agli Amazon, a internet, allo spesometro che ti controlla i soldi che spendi e se sfori devi segnalare all’agenzia delle Entrate, alla competizione con gli editori-librai, alle politiche sbagliate dei prezzi che si praticano nei supermercati che vendono libri a basso costo e guadagnano milioni con la cancelleria, alle tasse che divorano il grosso del guadagno, agli affitti altissimi”.
‘Costantini’ aprì nel 1903 nell’edificio in cui oggi si trova il palazzo Benetton, in corso Vittorio, che fu bombardato e distrutto; poi riaprì al civico 138 e dopo la morte del fondatore, nel 1977, l’attività fu portata avanti dai figli Belisario, padre dell’attuale titolare, e Filomena. Domenico e suo cugino rilevarono le quote al cinquanta per cento e dieci anni fa il 46enne acquistò l’azienda che tra 40 giorni chiuderà per sempre.
“Ricomincerò una nuova vita altrove – dice Costantini – nel campo della ristorazione o dei bed & breakfast. Lascio Pescara con rammarico, ma qui non c’è più posto per me”.
Fino alla chiusura la clientela potrà acquistare tutto il materiale didattico e da regalo, pochissimi libri, tra cui rare edizioni in francese, a prezzi stracciati, fino al settanta per cento di sconto.