Pescara. Il capoluogo adriatico in ‘balia delle onde’. Mai affermazione più calzante per il territorio pescarese, considerando i tanti o forse troppi allagamenti che negli ultimi tempi hanno investito Pescara ed in particolare anche la zona a valle: dopo Portanuova le proteste arrivano da Piazza Pierangeli – via del Circuito – via Paolini. Il problema c’è, ed è stato scovato: una rete fognaria assolutamente carente e insufficiente, che non riesce più ad assorbire grosse quantità di acqua piovana. Per risolverlo l’amministrazione annuncia l’apertura di un cantiere che prevede il raddoppio della condotta che da piazza Pierangeli giunge sino all’impianto di sollevamento di via delle Mainarde. Data di inaugurazione fissata per il 4 ottobre ed entro due mesi, dunque prima di Natale, individuato anche il termine dei lavori.
Promessa rilasciata stamane dall’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole e dal vicepresidente della relativa Commissione Giuseppe Bruno nel corso del sopralluogo odierno effettuato in piazza Pierangeli con l’ingegner Lorenzo Livello dell’Aca e con i cittadini della zona esasperati dalla situazione.
“Oggi paghiamo lo scotto di sei anni di ritardi, cantieri mai portati a termine ed esclusivamente inaugurati dalla precedente giunta. L’unica soluzione è avviare un intervento drastico e riprendere quelle opere che facevano parte dell’Operazione ‘Acqua Alta 2’, ossia il progetto DK15, finanziato con fondi Cipe-Regione Abruzzo-Fas per 9 milioni di euro di investimenti complessivi. L’opera è già stata appaltata a un’associazione temporanea d’impresa che vede anche la presenza del gruppo Marramiero e partirà a inizio ottobre”. Ma i problemi vanno ricercati a monte, nella zona dei colli, via Di Sotto che anticamente era un canale in cui veniva appositamente convogliata l’acqua piovana dei colli ed oggi non è più possibile perché una sola vasca di frenata non riesce a contenere tutta l’acqua in caso di pioggia intensa, è necessaria, lungo la condotta, l’installazione di altre vasche di frenata per rallentare la corsa dell’acqua nella fogna, andando poi a miglioraee le caditoie. “E’ chiaro, a questo punto, che dovremo intervenire sulla rete a monte, ma anche a valle, – hanno proseguito D’Ercole e Bruno- per consentire ai sottoservizi esistenti di captare e lasciar defluire sotto terra comunque tutta l’acqua che scende. Il progetto DK15, messo a punto dall’Ato, prevede un intervento sulla condotta che, da via Di Sotto, scende e attraversa la piazza: per dare uno sfogo andremo a raddoppiare la condotta che deve arrivare sino all’impianto di sollevamento in via delle Mainarde e che passerà in via del Circuito, dunque su una linea diversa rispetto alla condotta già esistente, correndo per circa 400 metri lineari. Non solo raddoppieremo la condotta, ma procederemo anche con il potenziamento delle idrovore poste sotto terra all’interno degli impianti di sollevamento, che, grazie al raddoppio di potenza, riusciranno a trasportare una maggiore quantità di acque bianche verso il depuratore”. Promesso nessun problema a traffico e viabilità nell’area.
Monica Coletti