Pescara. Il mare ed i monti uniti da una scalinata in ferro. Proprio per non lasciare cadere nel dimenticatoio quelle scalette, che sin dal 1900 collegano le due parti della vecchia Castellamare, l’attuale amministrazione comunale di Pescara ha quest’oggi apposto una targa ricordo, realizzata in Pietra della Majella. “Le scalette rappresentano un simbolo storico per la nostra città, oggi in ferro, grazie all’opera della precedente amministrazione di centro-sinistra, prima erano in terra battuta, poi in pietra, sono sempre state meta di passaggio per quanti si recavano presso il Santuario della Madonna dei Sette Dolori”, ha detto il Presidente del Consiglio comunale, Licio Di Biase accompagnato dal consigliere comunale del Pd, Antonio Blasioli oggi dopo aver scoperto la pietra, realizzata dal maestro scultore Sandro Aceto.
Anche sulla targa incise parole di ricordo: ‘Qui erano un tempo le scalette piccole scale sterrate amate dai pescaresi cammino di fede per raggiungere il Santuario della Madonna dei Sette Dolori’.
“Negli ultimi mesi – ha sottolineato il Presidente Di Biase – siamo impegnati in un lavoro di ricerca e di riscoperta dei simboli della nostra città che ha una storia, che ha delle radici. E un pezzo di quella storia è legata alle ‘scalette’ in terra battuta che collegavano via Leonardo Da Vinci con via del Santuario, una via di passaggio utilizzata per semplificare il collegamento tra le due parti di Castellamare.”
“Quelle scale erano il simbolo di un percorso – ha ricordato il consigliere Blasioli, tra i maggiori fautori della targa -: pensiamo che durante la grande nevicata del ’56 furono completamente ricoperte e in città si diffuse addirittura il timore che fossero scomparse, come si ritrova negli scritti dell’epoca”.
Monica Coletti