“L’intera città e l’amministrazione comunale” ha detto “sono pronti a scendere in campo per ottenere in modo tempestivo tutte le autorizzazioni necessarie per far partire subito quell’escavazione dei fondali ormai divenuta improcrastinabile per garantire la sicurezza dei nostri operatori del mare. Appena tre settimane fa ho effettuato personalmente un sopralluogo presso il porto canale per verificare le condizioni dei fondali con i pescatori che ogni giorno attraversano quell’imboccatura per entrare e uscire dallo scalo e ho accertato le condizioni di impraticabilità di diversi punti del canale, che oggi costringono la marineria a manovre impossibili per evitare di incagliarsi nella sabbia”.
I fondali a ridosso della prima boa, infatti, raggiungono a malapena il metro e 70 di altezza, costringendo molti pescherecci a ormeggiare sulla banchina commerciale. Nell’area antistante il mercato ittico all’ingrosso, lato nord, il fondale raggiunge appena 30 centimetri, impedendo l’ormeggio delle stesse imbarcazioni.
“Subito dopo il sopralluogo” ha aggiunto Albore Mascia “abbiamo anche convocato una conferenza dei servizi urgente in Comune per capire cosa stesse bloccando l’inizio del dragaggio, già appaltato alla ditta Nicolaj, per portare via i primi 10mila metri cubi di sabbia. Ma anche quel vertice è finito nella completa empasse, tra dirigenti regionali, Arta e Provveditorato che hanno continuato a rimpallarsi la responsabilità per l’autorizzazione del sito di stoccaggio della Nicolaj, situato a Città Sant’Angelo. Ieri è scattata la protesta dei consiglieri regionali del Pdl con la convocazione di un’assemblea permanente. Sono assolutamente solidale con i nostri consiglieri e l’amministrazione comunale si dichiara pronta ad assumere qualunque azione sarà necessaria per sostenere tale iniziativa”.
E oggi, giovedì 8 luglio, cominciano a vedersi i primi risultati dell’Assemblea permanente. Nel pomeriggio, infatti, nella sede del Ministero delle Infrastrutture, si terrà una riunione con l’impresa aggiudicataria per la consegna dei lavori. Nella serata di ieri, inoltre, è arrivata via fax dall’Arta la nota con le autorizzazioni relative al trattamento del rifiuto e le relative analisi.
“Ora attendiamo di sbloccare le ultime procedure per ritenere chiusa l’Assemblea permanente e presidiare l’inizio dei lavori di escavazione”, hanno detto i consiglieri regionali. “Per ora però manteniamo il presidio in attesa che il direttore concluda tutte le procedure autorizzative e garantisca l’inizio immediato dell’escavazione. Sino a quel momento resteremo in Regione”.