È la promessa del sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, che questa mattina ha annunciato l’apertura del cantiere. L’obiettivo è quello di riconvertire l’ex mercato coperto di San Donato, nato nel 1967, per dotare il quartiere del primo punto di aggregazione sociale, una sorta di “mini-palaeventi” con sala internet.
Il declino della struttura sarebbe avvenuto negli anni ’80, quando, con la nascita prima dei grandi supermercati cittadini, poi della grande distribuzione, sono mutati anche i gusti dell’utenza, che ha iniziato a disertare la struttura, causando anche la fuga degli stessi commercianti, sempre più alla ricerca di luoghi di attrazione. In pochi anni il mercato coperto di San Donato si è così svuotato.
“A questo punto, circa due anni fa” spiega Mascia, “si è posto il problema di riconvertire la struttura che non poteva essere lasciata nell’abbandono, ma piuttosto poteva e doveva tornare ad essere un punto di aggregazione, di ritrovo della cittadinanza, tra l’altro in un quartiere, l’ex Circoscrizione 1, San Donato-Fontanelle che ha bisogno di tali siti, di luoghi di incontro e socializzazione per la popolazione”.
La zona sarà sottoposta ad un completo restyling dal punto di vista delle opere di urbanizzazione primaria, rete fognaria, strade, marciapiedi e impianti della pubblica illuminazione. L’idea, partita con la passata amministrazione e che l’attuale governo ha rilanciato portando a termine l’iter, è stata quella di realizzare un Centro culturale polifunzionale, un “mini-palaeventi” adeguato a ospitare manifestazioni, iniziative di richiamo per la zona.
L’edificio può contare su una superficie di 520 metri quadrati su un unico livello, per un volume complessivo pari a 2.240 metri cubi, con un’area esterna di circa 3.700 metri quadrati, di cui 1.800 metri quadrati destinati a verde. “I nostri uffici” ha spiegato il sindaco “hanno redatto il progetto per un costo complessivo pari a 603mila 126 euro, di cui 405mila per i lavori che, dopo una gara d’appalto, sono stati affidati all’impresa Catenacci Tecno Impianti Srl de L’Aquila, che ha offerto un ribasso del 10 per cento, dunque si è aggiudicata l’appalto per 325mila 741 euro. E pochi giorni fa il nostro responsabile unico del procedimento, il geometra Ballone, ha effettuato la consegna delle opere con l’apertura del cantiere. Il progetto, ferma restando la conservazione dell’involucro edilizio esistente, punta a conferire un nuovo assetto distributivo e funzionale agli spazi interni, con la realizzazione di 5 uffici, una sala multimediale, una sala polifunzionale e locali igienici di servizio. Non solo: un’opera è già stata realizzata, ossia l’installazione di un impianto solare e fotovoltaico, finanziato con fondi Fesr nell’ambito del progetto Enersun, impianto che entrerà in funzione una volta ultimati i lavori di riqualificazione e riconversione”.
L’impianto fotovoltaico produrrà energia elettrica, con una potenza di 16 Kilowatt con due tecnologie: la prima è dotata di un impianto che, telecomandato, ruota per intercettare i raggi solari. L’energia prodotta dai pannelli verrà gestita attraverso un contratto di scambio sul posto con l’Enel, per cui tutta l’energia prodotta sarà immessa in rete e verrà utilizzata dalla struttura stessa abbattendo i costi energetici. Allo stesso modo l’impianto solare termico capta i raggi solari scaldando il fluido contenuto che circola in un impianto a circuito chiuso.
I lavori edili prevedono, invece, il consolidamento delle strutture portanti, la rimozione dei vecchi banchi di vendita, la demolizione dei tramezzi esistenti, la sostituzione degli infissi, la realizzazione dei nuovi corpi sul lato est e ovest, di controsoffittature fonoassorbenti, della nuova pavimentazione con la divisione dei locali.
La sala Internet Point verrà dotata di tutta la tecnologia necessaria, Adsl e collegamenti veloci, mentre nella sala polifunzionale è stata prevista anche una postazione con un palco per eventi musicali, con tavoli conferenze. Non solo. La struttura sarà sin da subito dotata di un impianto di videosorveglianza, per rendere protetto e sicuro il fabbricato.
Le richieste di Soha- GiovaniCittadini Attivi. “Sono anni che le amministrazioni comunali si avvicendano ma mai nessuno ha pensato di costruire una struttura culturale e sociale per i giovani della città. A questo continuo disinteresse diciamo ora basta! Chiediamo che il Comune trovi immediatamente una struttura da adibire a centro polifunzionale giovanile dotato di sale studio, una biblioteca, wirless, sala prove gratuita e sia adatta anche all’organizzazione di mostre, convegni e concerti. Non vogliamo creare una sorta di guerra generazionale e siamo contenti che questa struttura venga destinata agli anziani del quartiere, ma il costante disinteresse che tutta la classe politica nutre nei confronti delle politiche giovanili ci offende profondamente. Infatti, nonostante i giovani contribuiscano nelle scuole e nelle università a creare cultura, nelle aziende a produrre ricchezza e rendano la città fresca e dinamica, a loro non viene assolutamente restituito nulla. Si trovano soldi per tutto: per lo staff del Sindaco, per lo Stadio del Mare, per il Turismo e per le frecce tricolore e non si riescono a trovare quattro soldi per creare una struttura giovanile. Probabilmente sappiamo di chiedere troppo ad una classe politica comunale che per decenni, ogni anno, per le politiche giovanili ha speso meno di quanto costa una rotatoria. Ma adesso siamo stufi, perciò facciamo appello a tutti i giovani di Pescara perchè partecipino alle iniziative di protesta pacifiche che presto metteremo in campo per far sentire, finalmente, anche la nostra voce”.