Il bilancio di oggi è stato tragico, tra i peggiori, sembrerebbe persino peggiore di quello dell’11 settembre 2001. 20 mila voli cancellati, molti disagi e notte passata sulle brandine: oltre 6,8 milioni di passeggeri hanno subito le conseguenze dello stop dei voli causato dalla nube di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda e dalla chiusura di gran parte dello spazio aereo europeo decisa dalle autorità nazionali. Le perdite delle società aeroportuali sono quasi arrivate a quota 136 milioni di euro. Questa l’indicazione fornita in una nota dal direttore generale dell’organizzazione degli aeroporti europei (Aci Europe), Oliver Jankovec.
Bilancio catastrofico anche per l’aeroporto d’Abruzzo: voli bloccati, depennate le rotte per Francoforte, Londra, Barcellona e Eindhoven, ma anche per Milano, Bergamo e Cagliari. La decisione, disposta dalla Protezione civile ,è stata comunicata dalla Saga spa, società che gestisce lo scalo pescarese. Ryanair, la compagnia che serve forse più rotte nell’aeroporto abruzzese, ha subito provveduto ad attivare sul proprio sito uno spazio dedicato a rimborsi ed altre “istruzioni per l’uso”, un servizio a misura di utenza. Il Presidente della Saga, Vittorio Di Carlo, ci ha inoltre tenuto a sottolineare che l’Aeroporto d’Abruzzo non è chiuso ma fermo come tutti gli altri scali italiani ed in più per gestire l’emergenza ha persino attivato una sorta di numero verde: 0854324219.
Pare inoltre che la nuvola di ceneri vulcaniche si stia sempre più avvicinando all’Italia, in particolare ristagnerebbe sulla Toscana. La previsione è del Vaac, l’istituto londinese che monitora l’evoluzione delle ceneri. Secondo l’istituto “la nuvola si sposta molto lentamente verso Sud Est – spiega Mauro Coltelli, vulcanologo dell’Ingv – e potrebbe lambire la Toscana in serata, investendo poi più massicciamente l’Europa centrale.
Al momento giovamento immediato per gli effetti della devastante nube per treni e pullman tutti stracolmi, unici mezzi per raggiungere il nord.
Monica Coletti