Montesilvano. Due case coloniche con relativi terreni sono state sottoposte a sequestro preventivo, questa mattina, dai carabinieri della compagnia di Montesilvano in esecuzione di apposito decreto.
Le strutture si trovano a Collecorvino e Atri. Il valore del sequestro si aggira sui 700mila euro. I due casolari e i terreni sottoposti a sequestro anticipato, per la precisione, sono localizzati a Campo Tino di Collecorvino (un ettaro circa) e in località Tre ciminiere di Atri (8 ettari, tra casa e vigneti). “I beni – ha spiegato in conferenza stampa il comandante della compagnia dei carabinieri di Montesilvano, Enzo Marinelli – sono riconducili a un nomade di Collecorvino che vive nella struttura sottoposta a sequestro, e in via di ristrutturazione, insieme ad una donna straniera, alla quale è stato intestato il patrimonio oggetto di sequestro. Sia l’uomo che la donna, però, risultano pressoché privi di reddito, per cui si ritiene che il possesso di case e terreni sia riconducibile ad attività illecite”. L’uomo, in particolare, ha dei precedenti per furti in abitazione. Il procedimento che ha portato al sequestro ha preso il via quando è stata chiesta la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per il nomade e si è scoperta una sperequazione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti. Dopo il sequestro preventivo, richiesto dalla Procura della Repubblica a seguito delle indagini dei carabinieri, si dovrebbe arrivare nel giro di un paio di mesi alla confisca, dopodiché i beni entreranno nel patrimonio indisponibile delle amministrazioni pubbliche ed essere usati solo per fini sociali, come è già accaduto per una struttura sottoposta a confisca a Montesilvano.
Il commento Di Forza Nuova. “Finalmente, si inizia a ragionare. L’ennesimo procedimento patrimoniale nei confronti di una famiglia rom è il segnale che qualcosa si sta muovendo con una certa costanza temporale. Ci vorranno anni e forse anche qualche decennio per smantellare definitivamente le radici di questi italiani ad elevata inclinazione mafiosa, eppure la strada della vittoria pare essere quella giusta”. A sostenerlo Marco Forconi di Forza Nuova che ha annunciato per sabato 10 aprile, dalle ore 21.00 un presidio in piazza Unione, a pochissimi metri dal luogo dell’aggressione a Luciano Zerrilli. Durante la manifestazione verrà esposta un’urna all’interno della quale i cittadini potranno inserire biglietti contenenti segnalazioni anonime.