Pescara, sgomberate 4 case popolari

RancitelliPescara. Sgomberati, questa mattina alle sei, quattro appartamenti occupati abusivamente in quattro diversi condomini di case popolari tra San Donato e Rancitelli. L’operazione è durata circa due ore con diversi momenti di tensione.

“Quattro nuove operazioni tese al ripristino della legalità sul territorio di Pescara, quattro appartamenti occupati abusivamente che all’alba sono stati sgomberati e subito assegnati a quattro famiglie che per anni hanno atteso invano un alloggio popolare con pazienza e dignità, rispettando la graduatoria comunale. Sono quelle messe in cantiere nella giornata odierna dall’amministrazione comunale che ha avviato una nuova ondata di sfratti nei confronti di coloro che hanno presso possesso degli appartamenti dell’Ater o del Comune senza alcun titolo né diritto, bypassando tutti gli altri utenti”. Lo hanno annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Politica della Casa, Isabella Del Trecco che questa mattina ha assistito personalmente agli interventi, effettuati ancora una volta in modo congiunto con le unità operative della Questura, Squadra volante e Squadra Mobile, Polizia municipale, Carabinieri, Guardia di Finanza e unità mediche di Pronto soccorso, ossia Croce Rossa, Misericordia, presenti con le autoambulanze e con medici pediatri e ginecologi, per garantire l’opportuna assistenza a chi ne avesse presentato la necessità.
“Il blitz, organizzato nei giorni scorsi anche con il Prefetto di Pescara Orrei, è scattato alle 6 in punto – hanno spiegato Albore Mascia e la Del Trecco – quando le Forze dell’Ordine, divise per gruppi, hanno bussato alla porta di quattro famiglie che da anni occupano alloggi popolari senza alcun titolo, ma semplicemente per aver sfondato la porta d’ingresso ed essersi impadroniti di quegli appartamenti, che di fatto sono stati sottratti a centinaia di famiglie che invece per anni hanno atteso il proprio turno, con pazienza, senza scavalcare, con evidenti azioni di forza, altri utenti comunque in situazione di difficoltà, famiglie magari monoreddito che da anni sostengono anche l’onere del pagamento di affitti privati, con dignità e in silenzio, per dare un tetto ai propri figli. A quelle famiglie avevamo assicurato un impegno preciso nove mesi fa, quello di portare avanti la battaglia per la legalità e per il rispetto delle regole, senza deroghe, una battaglia che i cittadini avevano più volte chiesto a gran voce anche al passato governo cittadino di centro-sinistra, denunciando situazioni di invivibilità e di caos nei rioni popolari del capoluogo adriatico. Ma quella voce è purtroppo rimasta inascoltata per sei lunghi anni, sino a quando, lo scorso giugno, la nuova amministrazione comunale di centro-destra, con un atto di coraggio, ha infranto, demolito il muro del silenzio, adottando iniziative forti e decise sul territorio”. Tre degli appartamenti sgomberati stamane si trovano nel rione San Donato: il primo al terzo piano di via Rubicone, al numero civico 1, l’alloggio più piccolo, 40 metri quadrati, occupato da una famiglia di tre componenti, che hanno liberato l’appartamento senza opporre alcuna resistenza, “prendendo gli effetti personali più urgenti e lasciando la casa che conteneva poco mobilio, viste le dimensioni ridotte, e che abbiamo comunque trovato in buono stato di conservazione. “Alle 9.30 l’alloggio era già libero da cose e persone – ha proseguito l’assessore Del Trecco – Nel frattempo una seconda squadra è intervenuta in un altro alloggio situato al quinto piano di via Basento, al civico 52, dove le Forze dell’Ordine hanno trovato anche in questo caso un nucleo di tre componenti. Il capofamiglia era stato denunciato penalmente per aver occupato abusivamente l’appartamento già nel 2007, dunque per tre anni quella famiglia ha occupato la casa, di circa 80 metri quadrati, senza alcun titolo né diritto. I due coniugi hanno anche chiesto l’intervento di un proprio legale, che però non ha comunque potuto impedire né fermare l’operazione, quindi si sono dovuti rassegnare a lasciare la struttura nella tarda mattinata”. Il terzo sfratto è avvenuto al terzo piano di una palazzina popolare situata in via Cesano, al civico 3, mentre la quarta operazione è avvenuta nel rione Villa del Fuoco, in via Trigno 22, al primo piano. “In tutti i casi – ha spiegato l’assessore – gli alloggi sono stati trovati in buone condizioni e, non appena sono usciti gli occupanti abusivi, sono entrate in azione le squadre per il trasloco dell’arredamento, portato in alcuni magazzini di proprietà dell’Ater dove resteranno in custodia sino a quando i legittimi proprietari non decideranno di ritirarli. Liberati gli appartamenti, gli operai del Comune hanno provveduto al cambio di tutte le serrature, mentre gli uffici municipali, con la collaborazione della Procura che ha dissequestrato gli appartamenti, hanno provveduto all’immediata riassegnazione delle case liberate dove già da questa sera si potranno legittimamente trasferire le quattro famiglie che risultavano prime nella graduatoria del Comune e che stamane hanno firmato i contratti con le lacrime agli occhi per la gioia. Non solo, nelle prossime ore gli appartamenti sgomberati saranno vigilati dalla Polizia municipale per scoraggiare eventuali azioni di forza.”
Il sindaco Albore Mascia e l’assessore Del Trecco hanno annunciato per i prossimi giorni una nuova ondata di sfratti. “Per tale ragione – hanno concluso – continuiamo a sollecitare tutti coloro che sanno di trovarsi in una situazione di abusivismo di riconsegnare spontaneamente l’alloggio occupato e di dare un segnale di buona volontà e di collaborazione con il Comune, evitando lo sfratto all’alba, una scelta che nelle ultime settimane è già stata compiuta da diversi abusivi”.

 

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