Pescara. Cerca di coprire il figlio che lo ha accoltellato, ma il 29enne aggredisce anche i poliziotti: ancora alta tensione a Rancitelli.
Dopo la sparatoria conclusa con la gambizzazione del 33enne Emanuel Zuanel, un altro episodio violento si è consumato, negli ultimi due giorni, in via Lago di Capestrano, lo stradone principale del quartiere caldo di Rancitelli. Stavolta, però, si parla di liti in famiglia: figlio contro padre.
E come spesso accade in questi casi, quando gli agenti della squadra mobile sono intervenuti, dietro segnalazione della mamma e moglie, il genitore ha riferito di essersi ferito alla coscia destra a seguito di un incidente domestico, ma già dalle prime indagini è invece emerso che a sferrargli una coltellata alla gamba sarebbe stato il figlio di 29 anni.
L’episodio e’ accaduto ieri sera in un’abitazione popolare: la pattuglia della polizia era stata fermata da una donna che aveva chiesto aiuto per una violenta lite in atto tra il proprio figlio e il marito. Gli agenti sono quindi entrati nello stabile, ma ancor prima di arrivare nell’appartamento, mentre saliva le scale, uno dei poliziotti è stato fronteggiato e minacciato a morte con un coltello dal giovane, il quale in evidente stato di agitazione ha continuato ad avvicinarsi al volto del poliziotto con il coltello in pugno. Successivamente il 29enne e’ stato bloccato ed arrestato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Nell’appartamento e’ stato poi trovato il padre ferito che avrebbe parlato di incidente, evidentemente per coprire le responsabilita’ del figlio. Trasportato in ospedale, l’uomo e’ stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il coltello sporco di sangue e’ stato trovato e sequestrato. Il giovane, dopo le formalita’ di rito, e’ stato trattenuto presso la locale camera di sicurezza in attesa del giudizio di convalida