Uno striscione, inoltre, è stato posizionato sul ponte dell’asse attrezzato vicino al palazzo di città con la scritta “Fiat odia l’Italia”. A rivendicare il blitz, messo a segno nella notte in maniera coordinata su tutto il territorio nazionale, e’ CasaPound Italia, che ha inscenato un’iniziativa non violenta ma molto efficace sul piano comunicativo. Tanti gli slogan scritti su volantini e striscioni: “Salviamo i lavoratori e la produzione italiana, non la dirigenza Fiat, incapaci avventurieri che amano il profitto e non l’Italia‘. Casa Pound Italia esige lo stop agli incentivi “per auto prodotte all’estero sfruttando lavoratori stranieri sottopagati”e chiede altresì “incentivi solo per auto prodotte in Italia”, mentre relativamente agli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, propone che siano “sequestrati, nazionalizzati e affidati a Finmeccanica e Fincantieri”.