Pescara. Solo tre brani, poi l’irruzione dei custodi dell’Aurum e la fine anticipata del concerto di Stefano Di Battista: serata amara per gli appassionati di jazz e i fan del sassofonista Stefano Di Battista, interrotta bruscamente a causa degli “straordinari” non concessi per l’apertura oltre orario della bomboniera culturale del capoluogo adriatico.
Tutto è accaduto il 5 gennaio all’interno della manifestazione Free Music Wine, rassegna che ha unito enogastronomia e vino all’interno dell’Aurum: orario d’inizio fissato alle 18:30, degustazioni di prodotti tipici e prelibatezze cucinate dallo chef del ristorante la Zattera Alessandro Lanaro, con la conduzione del critico Alessandro Bocchetti. Ma, tra la calca per il buffet e le performance artistiche estemporanee previste, Di Battista, tra i più eclettici jazzisti italiani, portato alla ribalta popolare dalla trasmissione di Canale 5 “Il senso della vita”, è riuscito ad iniziare il concerto solo attorno alle 20:30. Tre brani, quindi l’intervento dei custodi dell’Aurum, permesso concesso all’organizzazione della Free Music Experience alla mano, che ha messo fine in maniera abbastanza perentoria al concerto.
E subito è scoppiata la polemica, principalmente sulla pagina Facebook “Quelli che…pescaresi nati dal ’60 al ‘70”, dove molti partecipanti all’evento si sono scagliati contro chi ha organizzato una manifestazione a pagamento, senza poi preoccuparsi di eventuali orari da rispettare. Sulla stessa pagina social è intervenuto a fornire il proprio chiarimento l’assessore comunale alla Cultura Giovanni Di Iacovo: “Con le organizzatrici abbiamo concordato che in quell’occasione l’Aurum, invece che chiudere alle 20 come sempre da regolamento, avrebbe chiuso alle 20.30 per evitare rigidità e disagi”, scrive, “Le organizzatrici hanno accettato e ne erano quindi pienamente consapevoli. Da premettere che non potendo più pagare gli straordinari ai dipendenti, dopo le 20 questi lavorano sempre gratis. Certamente, però, se avessi saputo che un concerto del genere era ancora in corso, un pizzico di tempo in più potevo provare a concordarlo con i dipendenti, come ho fatto in altre due occasioni, ma purtroppo ho saputo tutto dopo”.
Di Iacovo, infine, si dice “profondamente amareggiato per questo bruttissimo episodio”, e garantisce “al riguardo del modo con cui é stato interrotto il concerto, se é stato davvero brusco e sgradevole come mi hanno detto, di verificare fino in fondo perché bisogna comunque avere rispetto per ciò che stava avendo luogo”. Sicuramente amareggiati restano gli spettatori paganti che hanno potuto assistere unicamente all’indecoroso spettacolo di Stefano Di Battista che, come viene testimoniato su Facebook, ha lasciato l’Aurum a testa bassa e con il sax sotto braccio.