Grandi disagi e inevitabili polemiche dopo l’improvvisa chiusura di un liceo del capoluogo abruzzese per mancanza di acqua ed energia elettrica
L’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica e la carenza idrica hanno indotto il sindaco Carlo Masci a sospendere l’attività didattica al liceo Statale “Guglielmo Marconi”, uno dei più popolari di Pescara. Una decisione improvvisa che ha creato non pochi problemi a genitori e alunni che hanno trovato i cancelli dell’istituto serrati.
Una situazione quella idrica del capoluogo abruzzese che sta diventando anno dopo anno sempre più critica. La scorsa estate è stata la seconda consecutiva che ha portato al razionamento del flusso dell’acqua corrente nella città. Abitazioni, uffici e aziende vedevano in determinate ore della giornata la sospensione del servizio idrico. L’inefficienza del servizio pubblico idrico locale è ridotto a un colabrodo, la siccità ha svuotato l’intera regione di risorse d’acqua potabile, i consumi aumentati per via delle alte temperature hanno portato a questa conseguenza drammatica.
Una situazione difficile
La città di Pescara sta vivendo un momento difficile dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. L’estate scorsa ha visto per il secondo anno consecutivo il razionamento della fornitura dell’acqua per utenze domestiche a causa degli enormi problemi causati dalla siccità che ha prosciugato i bacini idrici della regione e dalla scarsa manutenzione riservata alle tubature, con inevitabili sprechi che hanno pregiudicato ancora di più il servizio.
La notizia di oggi ha riproposto ancora una volta il problema dell’afflusso di acqua, tanto che il sindaco di Pescara Carlo Masci si è visto costretto a chiudere per l’intera giornata il liceo Statale Guglielmo Marconi in via Marino Da Caramanico, uno dei più frequentati dagli studenti della città. La decisione è stata presa a seguito dell’impossibilità di garantire ai ragazzi un ambiente sicuro e funzionale. Infatti l’assenza di acqua potabile, e in seguito anche dell’energia elettrica, non solo ha interrotto le lezioni, ma ha costretto al rientro a casa centinaia di studenti, senza che vi fosse alcuna comunicazione preventiva.
Ancora da accertare le cause del disservizio
Una situazione che ha creato enormi problemi agli studenti e ai genitori dei ragazzi, molti dei quali sono pendolari, costretti a gestire l’improvvisa e forzata chiusura del plesso scolastico. Le autorità locali stanno ora cercando di chiarire le responsabilità su quanto accaduto e di evitare il ripetersi di tali episodi in futuro, “In una zona dove è presente una scuola così grande è necessario utilizzare ogni accorgimento”, ha sottolineato il sindaco, “e valutare se il lavoro fosse programmabile in un fine settimana, quando la scuola è chiusa. Ma soprattutto è necessario capire cosa non ha funzionato nella comunicazione: essere di fronte a difetti di comunicazione nel 2025, mandando a casa centinaia di persone e costringendo alla firma di un’ordinanza urgente è davvero impensabile”.
Lo stesso sindaco Masci ha più volte sollecitato le autorità competenti sul problema idrico del capoluogo abruzzese, “ho scritto più di una lettera alla società idrica nell’arco di diversi mesi. La situazione sta diventando insostenibile, Pescara in estate non può rimanere senza acqua. Il problema sono le reti che perdono. Se bisogna chiedere sacrifici ai cittadini, bisogna chiederli sapendo quali sono gli obiettivi che si devono cogliere”, ha dichiarato. Di fronte a quanto accaduto, ci si deve interrogare sulla gestione futura di queste situazioni per evitare che si possano ripetere problemi come quello che ha visto coinvolto oggi il Liceo Marconi o di altre scuole della zona.