La città aquilana continua a tenere banco per diversi temi. In queste ultime ore sta facendo discutere una decisione sulle maestre in maternità
Roccaraso continua ad essere al centro della cronaca per motivi differenti. La città aquilana nelle scorse settimane aveva fatto molto discutere per la questione del turismo mordi e fuggi nel weekend. La presenza di migliaia di turisti provenienti da Napoli aveva portato il sindaco a prendere una decisione molto importante: regole rigide per l’ingresso nel comune abruzzese. Delle norme che in molti le hanno definite come anti-partenopee, ma in realtà servono solamente per garantire la massima sicurezza di cittadini e turisti.
Nelle ultime ore, però, Roccaraso sta facendo discutere per un’altra cosa. Una decisione presa sulle maestre di sci in maternità. Un qualcosa di davvero inedito e che già in passato aveva alimentato diverse polemiche. Ora è arrivata anche la decisione del Consiglio di Stato che boccia quanto deciso negli anni scorsi.
Maestre di sci in maternità, la decisione del Consiglio di Stato
Il tutto è iniziato nel novembre 2022 quando due insegnati di sci erano state escluse dalle elezioni perché in attesa di un figlio. Le maestre, infatti, facevano parte di un elenco in cui si precisava il loro non diritto al voto per il fatto di essere in maternità e quindi non attive nell’anno precedente.
Una decisione del Consiglio regionale maestri di sci che non è assolutamente piaciuta alle due professioniste. Immediato il ricorso al Tar, con i giudici che hanno dato ragione alle insegnanti. Una posizione confermata anche dal Consiglio di Stato dopo il ricorso presentato dal Collegio per vedersi riconoscere la correttezza della propria scelta. Questo non è avvenuto e per questo motivo da ora in poi non si potranno limitare candidature o voto solo perché in maternità.
Bisogna dire che si tratta di una vicenda che ha fatto discutere sin da subito, ma sulla quale le polemiche si era spente con il passare dei giorni. Ora la decisione del Consiglio di Stato ha riaperto la questione e dato una certezza: il Collegio regionale dei maestri di sci ha preso una scelta sbagliata. Le due donne, anche se in maternità, avevano il diritto di andare a votare.
