Mario Magnotta e la lavatrice entrano nella leggenda: in arrivo il documentario

L’Aquila celebra Mario Magnotta, il bidello icona dello scherzo telefonico della lavatrice. Un documentario ne ripercorrerà la storia e la dignità

L’Aquila si appresta a omaggiare Mario Magnotta, figura indissolubilmente legata alla memoria collettiva. Lui, infatti, è passato alla storia per essere stato il protagonista dello scherzo telefonico italiano per antonomasia: la celeberrima “lavatrice”. Addirittura un documentario è in fase di realizzazione per raccontare la sua vicenda, nell’ambito di un’iniziativa che va oltre la semplice rievocazione di una burla, come sottolinea il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Lavatrice
Mario Magnotta e la lavatrice entrano nella leggenda: in arrivo il documentario – Abruzzo.cityrumors.it

Prende forma un documentario dedicato a Mario Magnotta, una figura che ha lasciato in eredità alla città molto più di una risata: la capacità, propria della gente semplice, di reagire con dignità anche nei momenti più duri“. Il documentario, nelle intenzioni dell’amministrazione, vuole essere “un gesto semplice per dire: grazie Mario, per averci insegnato a resistere con il sorriso“.

Mario Magnotta era un volto familiare all’Istituto Tecnico Commerciale “Luigi Rendina” dell’Aquila, dove prestava servizio come collaboratore scolastico. La sua notorietà mediatica è legata a una serie di scherzi telefonici orchestrati da alcuni ex studenti dell’istituto, scherzi che, pur nella loro natura goliardica, lo hanno reso un personaggio iconico nell’immaginario popolare.

Il cuore di questa “celebrità” risiede nello “scherzo della lavatrice”. Venuti a conoscenza della separazione di Magnotta dalla moglie e del suo desiderio di riavere indietro la lavatrice acquistata anni prima, due ex allievi dell’ITC Rendina, Antonello De Dominicis e Maurizio Videtta, videro in questa situazione l’occasione propizia per un tiro mancino telefonico al loro ex bidello.

Uno scherzo entrato nella storia de L’Aquila

Così, De Dominicis e Videtta, già “esperti” in scherzi ai danni di Magnotta ai tempi della scuola, iniziarono a tempestarlo di telefonate. Si travestirono vocalmente da svariati personaggi, imbastendo una narrazione complessa e inverosimile. Facevano credere a Magnotta che l’acquisto della lavatrice non fosse andato a buon fine a causa di fantomatici crediti e debiti incrociati tra fornitori e rivenditori di elettronica locali.

Sindaco Biondi
Uno scherzo entrato nella storia di L’Aquila (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Ma non si limitarono a questo: gli fecero credere di aver sottoscritto, all’insaputa, un contratto capestro che lo obbligava ad acquistare nuovi elettrodomestici ogni due o tre anni. Lo scherzo si protrasse per oltre un mese, con De Dominicis e Videtta che si alternavano al telefono, dando voce a personaggi sempre nuovi e proponendo a Magnotta soluzioni al limite dell’assurdo per “risolvere” la questione.

Il culmine si raggiunse con la registrazione delle ultime quattro telefonate. In queste conversazioni, l’insofferenza di Magnotta verso i suoi invisibili persecutori cresceva esponenzialmente, costellando le sue risposte di colorite espressioni in dialetto aquilano.

LEGGI ANCHE…L’Aquila, Guardia di Finanza sequestra beni per oltre un milione 

L’apice si toccò nell’ultima telefonata, datata 16 settembre 1987, quando, di fronte all’ennesima richiesta di risarcimento danni e all’intimazione di onorare il fantomatico “contratto”, Magnotta esplose in una memorabile sequenza di insulti e improperi in dialetto contro il presunto proprietario del negozio di elettrodomestici. Un’esplosione verbale che, suo malgrado, lo consegnò alla storia della comicità involontaria italiana.

Gestione cookie