Marelli Sulmona, arriva il fotovoltaico. Ma la vertenza pulizie…

Sulmona, Marelli abbraccia il fotovoltaico (4MWp). Ma l’ombra della vertenza Albasan sui lavoratori delle pulizie, con buste paga da fame, resta irrisolta

Un sospiro di sollievo, un barlume di futuro per la Marelli di Sulmona. L’annuncio di Plenitude e Marelli per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 4 MWp è una notizia che sa di vento in poppa. Un investimento che promette di tagliare i costi energetici e di spingere l’azienda verso un futuro più sostenibile.

Impianto fotovoltaico
Marelli Sulmona, arriva il fotovoltaico. Ma la vertenza pulizie… – Abruzzo.cityrumors.it

Ma mentre un raggio di sole si affaccia, l’ombra di una vertenza senza fine continua a gettare un velo di tristezza su 24 lavoratori del servizio pulizie, dimenticati, quasi invisibili.

L’assessore alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, non nasconde l’entusiasmo: “L’accordo è una notizia che accogliamo in maniera positiva. Per lo stabilimento Marelli di Sulmona assume un valore da non sottovalutare in termini di riduzione dei costi per la spesa energetica. È un investimento importante che genererà indubbi benefici anche in termini in sostenibilità ambientale“. Un passo avanti, dunque, che proietta l’azienda verso un orizzonte di efficienza e modernità, con evidenti vantaggi per il bilancio aziendale.

Ma la Magnacca non si ferma qui. Lancia un appello forte e chiaro: “Tuttavia torniamo a chiedere di evitare la delocalizzazione della produzione dei bracci oscillanti evitandone il trasferimento in India. Ma soprattutto all’azienda ribadiamo la necessità di investimenti necessari per garantire al plant di Sulmona di essere pienamente competitiva e poter garantire ancora la filiera di approvvigionamento per la produzione Stellantis di Atessa“. Un invito a non abbassare la guardia, a continuare a investire per il futuro di Sulmona.

La vertenza dimenticata: buste paga da fame e nessuna risposta

Mentre i riflettori si accendono sull’impianto fotovoltaico, la vertenza Albasan, che coinvolge i 24 lavoratori del servizio pulizie, resta irrisolta, un nodo stretto che non si vuole sciogliere. L’incontro con l’azienda è saltato, e la situazione, per gli addetti che a febbraio avevano scioperato dopo essersi messi in stato di agitazione, non è cambiata di una virgola. Anzi, è peggiorata.

Pulizie
La vertenza dimenticata: buste paga da fame e nessuna risposta – Abruzzo.cityrumors.it

I numeri delle buste paga urlano la loro disperazione: centocinquanta, duecento euro al mese. I più fortunati ne intascano trecento. Tagli feroci, causati dalla riduzione dei turni e delle ore lavorate, imposti dalla ditta subentrata nell’appalto gestito fino a dicembre dalla Key Service.

La nuova azienda, di Cassino, ha incrementato la percentuale di cassa integrazione applicata, che ora è al 70%, ma deve ancora essere liquidata dall’Inps. A complicare il quadro, la Marelli ha sospeso da quasi un anno i turni di notte in fabbrica, legata ai rallentamenti produttivi dell’ex Sevel di Atessa.

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Andrea Frasca, sindacalista Cgil, è una voce di rabbia e determinazione: “Attendiamo il nuovo incontro per fare il punto della situazione, sperando di avere risposte concrete e risolutive. Noi comunque non escludiamo ulteriori azioni di protesta, a difesa dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori“. Un grido di battaglia che si alza per chi, nel silenzio della cronaca, lotta per la propria dignità.

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