L’orsa Petra, avvistata spesso in paese, è stata catturata a Lecce nei Marsi per essere radiocollata. Obiettivo: monitorare e limitare le sue visite
L’orsa Petra, ormai una “star” delle strade di Lecce nei Marsi, è stata catturata. L’operazione, condotta ieri sera da una squadra congiunta del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, aveva un obiettivo preciso. Dotare nuovamente l’animale di un radiocollare per monitorarne gli spostamenti e mettere in atto interventi mirati a limitare le sue “visite” in paese e le possibili interazioni con i residenti.

L’orsa, che da alcuni giorni era tornata a frequentare assiduamente l’abitato di Lecce nei Marsi, è risultata in ottime condizioni di salute dopo la cattura. Il nuovo radiocollare sarà fondamentale per gli esperti, consentendo di tracciare i suoi movimenti e di studiare strategie per scoraggiarla dal riavvicinarsi troppo alle case.
Attualmente, però, le attività di dissuasione diretta non sono previste. Le fonti alimentari accessibili all’animale all’interno del centro abitato sono molteplici. Tra queste, purtroppo, spiccano le ciotole di cibo per gli animali domestici che alcuni cittadini, con una grave mancanza di attenzione, continuano a lasciare incustodite, violando apertamente l’ordinanza sindacale. Questo comportamento irresponsabile attira l’orsa e rende vano qualsiasi tentativo di tenerla lontana.
L’intervento per Petra è stato concordato dopo un’importante riunione di coordinamento tenutasi ieri mattina e promossa dal sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile. L’incontro ha messo in luce le criticità legate alla presenza dell’orsa in paese, che, come spesso accade, ha generato clamore mediatico e qualche comprensibile preoccupazione tra i residenti.
Le linee di intervento stabilite per regolare la vita tra uomini e orsi
Sono emerse due linee principali di intervento per gestire al meglio la situazione e favorire una convivenza più sicura. La prima prevede l’intensificazione della presenza delle forze di polizia territorialmente competenti, ovvero Carabinieri Forestali e Guardiaparco, con il supporto dell’Arma territoriale, attraverso un’adeguata turnazione.

Dato che il mancato rispetto delle regole, anche da parte di pochi, favorisce la presenza dell’orsa in paese, le forze di polizia saranno chiamate anche a sanzionare eventuali violazioni. La seconda linea di intervento si concentra sul delicato problema della disponibilità di cibo facilmente accessibile per l’orsa. Questo include sia la gestione dei rifiuti, che, come si può immaginare, è più complessa di quanto sembri, sia, come accennato, il cibo per gli animali domestici.
Come sancito dalla recente ordinanza sindacale, i mastelli dell’umido vanno esposti al mattino e non la sera precedente, riducendo drasticamente le possibilità per l’orsa di alimentarsi indisturbata all’interno del paese. Allo stesso modo, anche il cibo per cani e gatti va somministrato in modo da evitare che resti nelle ciotole, spesso lasciate incustodite nelle pertinenze delle abitazioni. Si tratta di piccoli accorgimenti che, se adottati da tutti, possono fare una differenza enorme.
Inoltre, prosegue l’installazione dei cassonetti a prova d’orso, già avviata con il progetto Life Bear Smart Corridors. Il Comune e la società incaricata della raccolta dei rifiuti, in collaborazione con il Parco, stanno valutando l’adozione di ulteriori misure specifiche per ridurre il più possibile la presenza di rifiuti nel centro urbano.