La Asl della provincia di L’Aquila, in occasione della giornata europea dell’antimicrobicoresistenza, che si celebra domani, domenica 18 novembre, rilancia la necessità, rivolta a tutti gli operatori sanitari (e anche ai pazienti) di un utilizzo più parsimonioso e congruo degli antibiotici.
Il pericolo, come rilevato dagli osservatori mondiali, è che le infezioni non più debellabili con gli attuali farmaci possano continuare ad aumentare. Infatti indicazioni inappropriate, terapie prolungate, ricorso indiscriminato a queste molecole stanno progressivamente indebolendo la forza terapeutica degli antibiotici. A farne le spese è soprattutto l’assistenza ospedaliera che per alcuni tipi di infezioni non dispone più di farmaci incisivi. Solo in Italia le infezioni ospedaliere colpiscono quasi 1 milione di persone col 3% di decessi.
La proiezione mondiale è ben più preoccupante: nel 2050 nel mondo, se non ci sarà un’inversione di rotta, le morti per decessi dovuti a problematiche legate alle infezioni batteriche, saranno 10 milioni l’anno, superiori a quelle per cancro. Decisiva sarà l’attuazione della ‘antimicrobical stewardship’, insieme di strategie coordinate (iniziativa nata e introdotta negli Usa) proprio per migliorare l’uso di farmaci antimicrobici.
La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila è impegnata nell’opera di sensibilizzazione di operatori sanitari e popolazione sulla necessità di un impiego più razionale e appropriato degli antibiotici e in questa direzione ha avviato da tempo iniziative concrete all’interno degli ospedali della provincia Aq.
Tali iniziative, messo in atto dal servizio del Rischio clinico aziendale, di cui è responsabile la dr.ssa Patrizia Roselli, riguardano medici, infermieri e altri operatori. Nell’anno corrente, tra marzo e settembre, il servizio competente ha organizzato 4 corsi teorico- pratici per adottare dei protocolli specifici, all’interno dei reparti, al fine di ridurre il rischio di infezioni, seguire pratiche di profilassi e calibrare le terapie in maniera adeguata.
I corsi, tenuti all’ospedale di L’Aquila e di Avezzano a beneficio di oltre 200 operatori, hanno toccato vari aspetti come la circolazione ospedaliera dei batteri multi resistenti agli antibiotici, i meccanismi di insorgenza e il contagio. Sul piano pratico sono state trattate le manovre manuali e l’uso di anti-infettivi. Su alcuni problematiche specifiche i risultati raggiunti sono molto significativi, per esempio quelli sulle infezioni da germi del Clostridium Difficile di cui si è registrata una netta diminuzione dei contagi.
“Per contrastare le infezioni”, dichiara il dr. Alessandro Grimaldi, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale di L’Aquila, “sono necessari maggiore appropriatezza delle terapie antibiotiche e un uso più corretto di questi preziosissimi farmaci sui quali le industrie farmaceutiche investono, al momento, troppo poco: ne consegue che oggi disponiamo di pochissime nuove molecole mentre assistiamo al tramonto dell’efficacia di quelle vecchie”.