L’Aquila sotto shock: aggressione mortale di un pitbull

L’aggressione mortale è accaduta vicino casa e a nulla sono valsi i tentativi di tenere in vita la vittima, le ferite inferte dall’animale si sono rivelate mortali

Oramai purtroppo le aggressioni da parte di alcune particolari razze di cani sono all’ordine del giorno. Non manca settimana senza che arrivi la notizia dell’ennesima vittima colpita e ferita dall’aggressività dell’animale. Uomini, donne, ma soprattutto anziani e bambini traditi addirittura da quello che era considerato il “cucciolo” di casa. Tragedie che potrebbero essere evitate con un pizzico di accortezza in più e soprattutto più buon senso.

Aggressione mortale
L’Aquila sotto shock: aggressione mortale di un pitbull – Abruzzocityurmors.it

Il Pitbull in particolare è proprio una di quelle razze più sotto accusa, un cane notoriamente più difficile da gestire, soprattutto per persone inesperte che credono di avere a che fare con il solito “Fuffi” della situazione. Infatti le cause dell’aggressività nei pitbull, ma come in altre razze, possono essere legate principalmente proprio all’addestramento e alla socializzazione. Perchè una mancanza di addestramento adeguato, scarsa socializzazione con altri cani e persone, o esperienze negative possono contribuire all’aggressività.

Ennesima mortale aggressione

L’aggressività è un comportamento che rientra nel quadro comportamentale di un cane e fa parte del suo modo di comunicare. Raramente questo comportamento si manifesta in maniera pericolosa, ma in alcuni casi, però, un cane che diventa aggressivo non ha la capacità di controllarsi, di comunicare il suo stato e può diventare molto pericoloso per l’uomo. Ecco perchè avere un cane non è come avere a casa un pesce rosso da mettere nell’ampolla piena d’acqua, ma bisognerebbe sapere bene come comportarsi e relazionarsi, noi e tutti membri della famiglia, con lui.

Ferite mortali
Ennesima mortale aggressione – Abriuzzocityrumors.it

Avere in casa un pitbull deve portare ad aumentare il livello di attenzione perchè è nella natura di questa razza comportarsi in maniera diversa da altre razze, se non addestrato a dovere. Altrimenti potremmo essere costretti ad assistere a una delle tante tragedie che segnano la cronaca italiana anche in questi giorni. L’ultima di queste arriva da l’Aquila, dove una donna di 74 anni, a luglio scorso, aveva subito una violenta aggressione proprio da parte di un pitbull e alla fine, nonostante tutti questi mesi di ospedale e varie operazioni, le ferite che aveva riportato sono risultate mortali.

Non ha resistito alle ferite riportate

Margherita Villante, una donna di 74 anni residente a l’Aquila è purtroppo deceduta ieri all’ospedale San Salvatore nel capoluogo abruzzese, dove era ricoverata in seguito all’aggressione da parte di un pitbull otto mesi fa. Infatti, in una calda giornata di luglio scorso l’anziana donna, mentre aiutava la sorella a effettuare un trasloco, era stata aggredita da un pitbull fuggito dal giardino di una casa vicina. L’animale si era avventato sulla donna aggredendola con ferocia, ferendo addirittura anche la proprietaria accorsa in soccorso nel disperato tentativo di fermare l’animale.

Lunga agonia
Non ha resistito alle ferite riportate – Abruzzocityrumors.it

Margherita era stata immediatamente portata in ospedale dove però era arrivata in condizioni disperate, tanto da rendere necessaria l’amputazione parziale di entrambe le braccia dilaniate dai morsi del pitbull. Una scelta in quel momento necessaria nel tentativo di salvarle la vita, ma che purtroppo non ha evitato il tragico epilogo a distanza di molti mesi. La proprietaria del pitbull è già indagata per lesioni gravissime e ora potrebbe dover rispondere dell’accusa di omicidio colposo.

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