All’Aquila è scoppiato il caos in Consiglio Regionale quando i manifestanti hanno fatto il loro ingresso in aula
Una vera e propria invasione quella avvenuta palazzo dell’Emiciclo, ovvero la del Consiglio regionale all’Aquila, dove si stava tenendo una manifestazione di protesta condotta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl e delle opposizioni di centrosinistra. L’oggetto di questa protesta era quello di contestare il progetto di legge della Giunta di Marco Marsilio che avevano portato alla aumento dell’addizionale Irpef per coprire il debito della sanità.
L’episodio è avvenuto mentre i consiglieri dell’opposizione stavano componendo il Patto per l’Abruzzo. Tante le persone presenti che hanno esposto bandiere, striscioni e simboli che mostravano pubblicamente dei sindacati confederali, del Movimento 5 stelle, del Partito democratico.
Tra questi manifestanti c’erano anche alcune personalità politiche come il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto. Ad alta voce sono state richieste le dimissioni del presidente della Regione Abruzzo, Marsilio, vero artefice di questa novità, spesso rivendicata e giustificata. Lo stesso consigliere regionale del Pd Sandro Mariani esibisce un pupazzo di Pinocchio.
A essere esposto, ed è uno degli aspetti che ha scatenato maggiore curiosità, è stata anche una maglietta del Napoli calcio. Una scelta che è stata spiegata con il fatto che l’Abruzzo sarà chiamato a pagare ben 14milioni di euro per poter ospitare il ritiro della formazione di Antonio Conte a Castel di Sangro la prossima estate.
Le parole di Luciano D’Amico, il portavoce del patto per l’Abruzzo, risuonano da arringa per tutti i manifestanti presenti a L’Aquila: “Gestiscono 2.8 miliardi delle nostre tasse, per la sanità regionale, e non si può arrivare all’ultimo momento e scoprire che mancano 200 milioni per pareggiare il bilancio”.
Dice D’Amico che aggiunge: “Quello che ci fa infuriare è che portano ai massimi l’addizionale Irpef, per incassare circa 44 milioni, quando però mesi prima hanno approvato la solita legge mancia per bocciofile, da 22 milioni di euro. Non è più accettabile, questa è una amministrazione di condominio”.
Dopo una prima e a dir poco timida resistenza, molte persone sono state lasciate entrare in aula. Qui si sono schierati i consiglieri dell’opposizione opposizione che hanno fatto partire il coro ‘Dimissioni, dimissioni’, per poi cantare in coro la canzone ‘Bella ciao’.
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A quel punto il segretario regionale della Cgil, Carmine Ranieri ha preso parola da capo popolo: “Giusto pagare tasse, per avere buoni servizi. Ma non è così: le paghiamo con una sanità che offre servizi sempre peggiori, per tariffe delle mense che aumentano e con centinaia di mamme a protestare, per i trasporti per i quali i biglietti sono aumentati fino al 36%. Non ci sono medici di famiglia, tante famiglie diventano povere in caso di malattie croniche” ha detto.