Civitella Roveto, aggredisce un 78enne a bastonate per un pugno di ciliegie. L’uomo è stato condannato a 5 mesi di reclusione
Un pugno di ciliegie. Tanto è bastato per scatenare una rabbia senza senso. Questa ha portato a un’aggressione brutale che ha spedito un uomo di 78 anni in ospedale. A Civitella Roveto, la giustizia ha ora pronunciato il suo verdetto, mettendo fine a una vicenda che sa di vendetta privata e violenza senza senso.

L’uomo che, accecato dalla rabbia, ha imbracciato un bastone, è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Un prezzo, seppur minimo, per una reazione spropositata.
I fatti risalgono al giugno 2024. Un agricoltore di 58 anni di Civitella Roveto, nel suo terreno non recintato, ha sorpreso l’anziano vicino. Il “crimine”? Qualche ciliegia colta dal suo albero, mentre l’asino del 78enne pascolava indisturbato.
Una scena che, nella mente di molti, sarebbe stata risolta con un richiamo, una battuta. Ma la reazione del 58enne è stata tutt’altro che pacifica. Prima le minacce di morte, poi l’aggressione fisica, selvaggia, con un bastone. Una furia cieca che ha costretto il 78enne a un ricovero ospedaliero, con lesioni personali giudicate guaribili in 15 giorni.
Lite folle con il vicino: colpa di un pugno di ciliegie
La vicenda, da lite di vicinato, è presto degenerata in un contenzioso giudiziario con l’imputazione di lesioni personali aggravate nei confronti dell’aggressore. Il 78enne, la parte offesa, si è costituito parte civile, affidandosi all’avvocato Alessandra Di Renzo del Foro di Avezzano, per ottenere giustizia.

Il processo, celebrato con rito abbreviato condizionato su richiesta della difesa dell’aggressore (rappresentato dall’avvocato Fabio Pagliari), si è concluso il 27 maggio con la sentenza del giudice Daria Lombardi del tribunale di Avezzano. Il verdetto è chiaro: 5 mesi e 10 giorni di reclusione, oltre al pagamento delle spese legali e a un indennizzo, una provvisionale, in favore della parte civile.
Un epilogo che, seppur tardivo – quasi un anno dopo i fatti – chiude un capitolo amaro di violenza gratuita. Le motivazioni della sentenza verranno depositate oltre il trentesimo giorno dalla pronuncia, come previsto dal dispositivo del giudice.
LEGGI ANCHE… Teramo, bastona il vicino per il parcheggio: la decisione del giudice
Ma la condanna è arrivata, a dimostrare che anche per un pugno di ciliegie, la legge non può tollerare la violenza e l’abuso. Un monito per tutti coloro che pensano di farsi giustizia da soli, ignorando le regole della convivenza civile.





