Contributi Covid: alcune associazioni sportive ne approfittano, ma interviene la Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza ha scoperto accordi illeciti con cui i dirigenti di un’associazione sportiva dilettantistica riuscivano ad avere indebitamente dei fondi destinati agli aiuti per la pandemia da Covid-19.

L’attività – inizialmente avviata d’iniziativa e poi successivamente delegata dalla Procura della Repubblica locale – ha dunque consentito di svelare un intricato schema di truffe che coinvolgeva tesserati e dirigenti della stessa associazione.

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La Guardia di Finanza fa venire alla luce una truffa ai danni dello Stato per illecito incasso di contributi Covid – abruzzo.cityrumors.it

Il sospetto di qualcosa di losco è sorto in seguito a una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma, che ha portato alla luce quello che sembrava essere un presunto abuso nell’ottenimento dell’indennità per i collaboratori sportivi che era stata introdotta dal Decreto Cura Italia per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

I risultati dell’indagine

Ebbene, partendo da tale spunto si è scoperto come alcuni tesserati dell’associazione avrebbero richiesto e ottenuto queste indennità attraverso false attestazioni e senza aver mai percepito effettivi compensi sportivi prima dell’epidemia.

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Non è certo questa la prima truffa nell’ambito delle indennità Covid – abruzzo.cityrumors.it

L’operazione ha dunque consentito di portare alla luce una serie di accordi di rimborso spese retrodatati che erano stati predisposti dai dirigenti dell’associazione. Falsamente firmati dai tesserati, tali accordi furono poi usati per ottenere indebitamente indennità destinate ai collaboratori sportivi per un totale di 115 mila euro.

Dinanzi a tale scoperta operatività, la Procura della Repubblica di L’Aquila ha richiesto e ottenuto un provvedimento di sequestro preventivo dei fondi che sono stati ottenuti illecitamente. Un’attività investigativa che si è dunque rivelata fondamentale per proteggere la spesa pubblica in un contesto di evidente criticità, dimostrando così quanto sia stato efficace l’impegno delle autorità preposte nel contrastare efficacemente l’abuso dei fondi che sono destinati agli aiuti COVID.

La collaborazione tra i reparti operanti sul territorio e le autorità centrali si è inoltre resa essenziale per l’efficacia dell’operazione di cui sopra.

Non è peraltro questo, purtroppo, l’unico caso in cui le indennità previste per fronteggiare la crisi da Covid hanno fatto sorgere delle irregolarità. Qualche mese fa, sempre nel Centro Italia, venne infatti denunciata la Procura della Repubblica la condotta di tre dirigenti di una società dilettantistica sportiva fermana per i reati di falsità materiale, commessa da privato, e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche:: i dirigenti avevano fatto richiesta dei contributi al posto dei soci, giovani sportivi tesserati, che invece erano all’oscuro di tutto, falsificando firme e procure e facendo versare i soldi sul conto del club.

 

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