Nel pomeriggio di ieri, martedì 19 gennaio, i rappresentanti dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso – promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra – hanno incontrato il Direttore dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, Prof. Ezio Previtali, negli uffici dei Laboratori ad Assergi.
Si è trattato del primo incontro dell’Osservatorio con il nuovo Direttore.
Tema centrale dell’incontro è stato “ovviamente quello dell’allontanamento delle sostanze pericolose dai Laboratori sotterranei che si sarebbe dovuto concludere entro il 2020, dopo che era già posticipato un primo termine al 31 dicembre 2019 originariamente chiesto dal Tavolo tecnico regionale. Il Direttore ha confermato il ritardo rispetto a quanto ipotizzato e ha comunicato che, a causa di motivi tecnici e amministrativi, è stata fatta una richiesta di proroga alla Regione ipotizzando come nuova data per l’avvio dell’allontanamento delle sostanze aprile 2021. Il Direttore ha poi assicurato che l’intenzione dell’INFN è quella di escludere per il futuro l’utilizzo di sostanze pericolose per l’acquifero nei Laboratori sotterranei”.
“La discussione si è poi incentrata”, continua la nota dell’Osservatorio, “sulla volontà della nuova dirigenza dei Laboratori di avviare un più proficuo rapporto con il territorio nella consapevolezza della complessità ambientale in cui ci si trova ad operare”. Per l’Osservatorio si è trattato di un importante confronto che ha segnato anche una positiva novità rispetto al passato.
“Permangono però i problemi da sempre evidenziati e che saranno risolti solo con la messa in sicurezza definitiva dei Laboratori (così come delle gallerie autostradali) e con l’allontanamento delle sostanze pericolose richiesto da quasi due decenni! Da questo punto di vista l’ulteriore slittamento del termine, pur nella consapevolezza della complessità delle operazioni da effettuare, è fonte di preoccupazione considerando anche che attualmente tale situazione determina la messa a scarico di 100 litri di acqua al secondo!”.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso e la Direzione dei Laboratori hanno concordato per un prossimo incontro tra fine febbraio/inizio marzo.